Il ritorno del business

di Valeria Di Rosa
15/09/2011
12:57
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Le agenzie di viaggi si preparano a un inverno meno freddo del previsto: la ripresa del Mar Rosso sembra ormai data per certa e le prime prenotazioni per l'autunno e l'inverno promettono risultati interessanti.

Sarà, secondo i dettaglianti, più un gioco di volumi che di margini: i prezzi del prodotto, già abbastanza contenuti, visto il calo di richieste si sono giocoforza ribassati. Fra gli agenti, anche su questo punto, non vi è uniformità di vedute: c'è chi parla di una ripresa spinta dalle offerte e chi, invece, non riscontra un ridimensionamento verso il basso del costo dei pacchetti.

 

In ogni caso, anche se si tratta soprattutto di volumi, sono comunque benvenuti nelle agenzie orfane di clienti, che accolgono il Mar Rosso come un amico di lunga data sul quale investire con sicurezza.

Il prodotto, infatti, in questa sua ripartenza torna con le caratteristiche che lo hanno sempre accompagnato: un?offerta mare in villaggio all inclusive, possibilmente a gestione italiana, è la richiesta con cui i clienti si ripresentano in agenzia. L'Italia che viaggia non rinuncia a portarsi la Patria con sé: e per i dettaglianti il Mar Rosso, vicino, economico, con un'offerta italian style di qualità, rappresenta una risposta facile e convincente. L'unica perplessità della distribuzione riguarda le disponibilità. Nel corso dell'estate, quasi incredibilmente, alcune agenzie si sono scontrate con il sold out sui voli e sui resort. Gli allotment messi a disposizione dai tour operator, infatti, sono stati limati e asciugati al massimo per minimizzare le perdite, e l?effetto boomerang è stato inevitabile. Non pochi sono stati i dettaglianti che, al momento di prenotare, si sono sentiti rispondere che le disponibilità erano esaurite e ora che il prodotto lascia prevedere un nuovo ritorno di fiamma in vista dell?autunno e dell'inverno il timore del sold out si ripresenta in agenzia.

 

La ripartenza del prodotto è, al momento, ancora a macchia di leopardo: e se da una parte c'è chi attribuisce la mancanza di richieste all'insicurezza economica, che di fatto mette in difficoltà tutto il mercato, dall'altra c'è chi avverte nei clienti ancora qualche perplessità a mettersi in viaggio verso il Nord Africa.

 

Una notizia attesa

 

La ripartenza estiva del Mar Rosso è la notizia che tutti aspettavano. Prima fra tutti l'Egypt Tourism development authority, che è intenzionata a recuperare rapidamente il terreno perduto. Le conseguenze dei disordini e del cambio di scenario politico non hanno lasciato indenne il comparto turistico del Paese, e i conti dell'anno porteranno davanti un secco segno meno. Secondo le previsioni dell'Egypt Tda, infatti, i ricavi dell'industria turistica egiziana per quest?anno non supereranno i 7,6 miliardi di dollari, con un calo del 35 per cento rispetto al 2010. Anche in termini di arrivi le perdite sono evidenti: l'ente del turismo ha rilevato, solo in giugno, un -30 per cento nel numero di turisti, fermi a quota 732mila contro l'1,02 milioni fatti registrare nel corso dello stesso mese dell'anno precedente.

 

L'Egitto non si nasconde e fa la conta dei danni, ma il Mar Rosso si candida come motore della ripresa del Paese. A fronte dei risultati pesanti che hanno coinvolto l'intero Stato, il primo bilancio della stagione estiva nell'area presenta risultati ben più positivi. Secondo l'autorità generale del Sud Sinai, l'occupazione alberghiera media dell'area si è attestata su un 60 per cento, con picchi negli hotel a 5 stelle dell'82 per cento. E, sempre secondo l'analisi dell'autorità del Sud Sinai, a guidare la ripresa ci sono proprio i flussi dei turisti italiani, che erano stati i più restii a ritornare sulle spiagge egiziane dopo i disordini di marzo. Un ritorno festeggiato con gioia, da entrambe le sponde del business.

 

Pubblicato il 15/09/2011

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