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Piace, e non c’è crisi che tenga. Il prodotto Grecia va e funziona nella agenzie di viaggi italiane, dove sulla destinazione non è passata neppure l’ombra delle tensioni economiche che per lunghi giorni hanno tenuto l’Europa con il fiato sospeso.
Il traffico verso la meta, le richieste e le prenotazioni hanno mantenuto un buon ritmo, malgrado tutto: gli italiani, dicono i dettaglianti, hanno ben chiaro che sulle isole dove sono concentrati i villaggi turistici e nelle destinazioni di vacanza anche i contraccolpi di una possibile crisi sociale non si farebbero sentire.
Il discrimine, allora, lo fanno i prezzi e l’accessibilità delle mete. Secondo gli agenti, infatti, gli italiani si concentrano soprattutto sulle isole che hanno collegamenti diretti con la nostra Penisola, mentre dal punto di vista del prodotto la prima scelta sarebbe sempre orientata verso il villaggio italiano, non fosse che i prezzi impongono scelte alternative.
C’è anche chi, però, fra le agenzie, ha scelto di proporre un altro tipo di prodotto, meno standardizzato, che offre l’opportunità di scoprire isole diverse, meno affollate e che offrono una vacanza di altro tipo. La proposta va dal trekking agli sport acquatici, dalla barca a vela all’enogastronomia, seguendo quelle che sono le linee tracciate in parte dell’Ente Nazionale Ellenico per il turismo, che spinge prodotti alternativi al solo ‘sun and sea’. Intanto, i primi dati confermano l’andamento prefigurato dalle adv: da gennaio a marzo il numero di visitatori è salito del 45,6 per cento rispetto al 2014.
