Una stagione per il recupero

di Cristina Peroglio
13/05/2013
10:55
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“Stiamo registrando un incremento delle vendite rispetto allo scorso anno. D’altra parte, è passato il timore di scioperi o manifestazioni che invece è stata lo spettro del 2012. Una paura piuttosto ingiustificata, ma la gente si fa condizionare”.

Serena Mannucci, addetta vendite di La Girandola Viaggi a Empoli, segnala il recupero che sta vivendo la Grecia in questo inizio di stagione 2013, un trend legato alla maggiore percezione di sicurezza e tranquillità del Paese, ma nel medesimo tempo rallentato da un’estate a freno tirato per gli italiani.

Gli italiani e le vacanze
"Diciamo che la Grecia va meglio di altre destinazioni mediterranee - spiega Marilù Basilica, addetta vendite di Halloween Vaggi a Torino -. Il problema è che tutte le mete sono un po’ lente quest’anno”.

La conferma di una partenza in salita per le prenotazioni dell’estate 2013 arriva da molte agenzie. “L’estate è ancora in ritardo - racconta Alessia Voccia, addetta vendite di Kudi Kudi Viaggi a Salerno -. L’anno scorso a quest’epoca eravamo già partiti. Secondo me, i clienti stanno aspettando di vedere se restano ancora dei soldi nel portafoglio dopo aver pagato le tasse”.

Diversa l’interpretazione che arriva da Fabrizio Aletti, titolare di Iassu Viaggi a Empoli: “Il mercato è molto lento a spendere - dice -: diciamo che sul venduto sono ai livelli del 2012, che non è stato un grande anno. Il problema, secondo me, è nello Spesometro e nella limitazione dei pagamenti in contanti. Anche chi può spendere, non lo fa volentieri, per evitare di attirare le attenzioni del fisco”.

Un pensiero condiviso anche a Trento, dove Katia Uez, direttore tecnico di Calisio Travel, imputa proprio allo spesometro la lentezza del mercato. “I numeri sono simili a quelli dello scorso anno - spiega -. E diciamo che il problema dello Spesometro nella mia agenzia si fa sentire molto. È uno di quei provvedimenti a cui si sarebbe dovuto pensare, prima di applicarlo”.
 
Le scelte alternative
C’è però chi si chiede se il traffico, soprattutto su destinazioni di prossimità, come quelle del Mare Nostrum, non prenda altre vie.

“Internet si mangia un po’ le vendite sul Mediterraneo - ammette Monia Marinelli, responsabile di agenzia per Bluvacanze a Torino - e ci mette anche in difficoltà. Abbiamo, ovviamente, i clienti che arrivano dicendo di aver visto online prezzi e recensioni, che spesso non corrispondono a nulla”. Dito puntato contro il web anche da Campidoglio Viaggi a Roma: “Abbiamo già fatto molti preventivi, ma poi i clienti non arrivano a concretizzare - dice Maria Assunta Velletri, responsabile di agenzia -. La nostra è una zona soprattutto frequentata da individuali, che probabilmente cercano sul web qualcosa di più conveniente”.

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