Hotel, la grande occasione

31/05/2016
15:23
I presidenti delle Federalberghi regionali confermano l'andamento positivo del booking
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Una certezza per quest’estate c’è: il Mare Italia, anche fuori dal tradizionale prodotto villaggio, sarà la meta più gettonata della stagione. La conferma arriva dai presidenti degli albergatori delle principali regioni balneari italiane: l’estate, per una volta, sarà positiva senza grandi distinzioni fra Nord e Sud del Paese grazie, lo riconoscono tutti, alla situazione che vede molte mete del Mediterraneo pressoché bloccate.

Bene i tedeschi
“Ad oggi, abbiamo il 20-30 per cento in più di prenotazioni rispetto allo scorso anno pari periodo – spiega Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto -: è evidente che abbiamo molti stranieri, soprattutto i tedeschi, che hanno paura di volare e che privilegiano il nostro mare, ma segnaliamo anche un ritorno degli italiani”. Un ritorno che si evidenzia anche in Toscana: “Abbiamo una ripresa del mercato interno – dice Paolo Corchia, presidente Federalberghi Toscana –, ma certo la capacità di spesa non è come quella pre-crisi”.  

Un spesa più magra è quella che viene segnalata anche dalla Liguria: “Le prenotazioni sono migliori rispetto al 2015, ma il mercato italiano è ancora lento, mentre vanno meglio i tedeschi e gli svizzeri. Però la capacità di spesa resta contratta” dice Americo Pilati, presidente degli albergatori liguri.
Il mercato italiano, quindi, è al centro del contendere: “L’andamento è buono, per ora, ma può essere ridiscusso. Abbiamo visto che basta un attimo per rimettere tutto in gioco”. Alessandro Giorgetti, presidente Federalberghi Emilia Romagna, è cauto nelle previsioni: “Il mercato italiano resta comunque difficile, il ceto medio è stato ‘spappolato’, la spesa si è abbassata. Abbiamo lanciato alcune campagne, sembra che stiano portando risultati”.

La chance delle isole
In generale, il feeling è positivo: la Sardegna prevede il tutto esaurito dal mese di giugno, la Puglia, dice il presidente Francesco Caizzi, “si aspetta risultati importanti”. Anche la Sicilia prevede un 2016 migliore dell’anno precedente: “La nostra isola si presta a rispondere a target di clientela molto differenti – dice il presidente Nico Torrisi – e anche l’andamento è molto diversificato nelle diverse zone, ma i segnali sono positivi”. La chiusura di altre destinazioni mediterranee non convince Torrisi come leva di sviluppo: “Usare la crisi di altri Paesi – dice – porta solo a una crescita falsa”, mentre c’è chi sta pensando già al consolidamento.

“Spiace dirlo, ma è una chance da cogliere – dice Michielli dal Veneto - e bisogna lavorare bene, per rifidelizzare e rimotivare i clienti che quest’anno scelgono noi a tornare anche quando la paura sarà passata”.

Cristina Peroglio

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