Una stagione in salita

13/06/2013
12:22
Le agenzie di viaggi evidenziano poca competitività sui prezzi e servizi del prodotto offerto dagli operatori rispetto alle proposte disponibili
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Sarà una stagione in salita quella che si apprestano a vivere le agenzie di viaggi per il prodotto mare Italia.

Secondo quanto raccontano nel sondaggio lanciato da TTG Italia i dettaglianti, il balneare della Penisola sta scivolando sempre più fuori dai canali classici della filiera, sfuggendo di mano sia al tour operating che alla distribuzione tradizionale.

Tanto è vero che il dato principale su cui convergono le opinioni delle adv, per oltre il 73 per cento, è che sul prodotto quest’anno le vendite saranno in calo. E non è tanto una questione di prezzi. Secondo il 51,5 per cento dei dettaglianti, infatti, i costi delle pratiche sono rimasti sostanzialmente stabili rispetto allo scorso anno; addirittura per oltre un quarto dei rispondenti le tariffe sono persino in calo.

Quello che viene evidenziato, piuttosto, è un complesso di concause che allontana i clienti non tanto dall’offerta in sè, quanto dalla sua vendita attraverso la filiera tradizionale. Se, infatti, i prezzi non sono aumentati, è vero però che il prodotto dei tour operator non viene ritenuto competitivo anche e soprattutto sui costi. Paradossalmente, nel momento in cui si cercano destinazioni che necessitano di trasporto aereo o marittimo, i prezzi lievitano e l’offerta internazionale diventa più competitiva del prodotto interno. Tanto è vero che, a domanda specifica sui punti deboli dell’offerta dei tour operator, i risultati del sondaggio non lasciano spazio a dubbi: per il 68 per cento dei partecipanti è il rapporto qualità/prezzo a rappresentare lo snodo chiave nella mancanza di competitività.

I commenti degli agenti inquadrano il problema nel suo complesso. In un momento in cui, grazie al web, il cliente finale viene spinto, attratto, indirizzato al fai da te dalle stesse strutture ricettive presenti nei cataloghi, diventa difficile giustificare un prezzo maggiorato a causa di quote di iscrizione, assicurazioni e altri costi accessori che fanno lievitare il budget necessario.

In sostanza, dicono le agenzie, essendoci la possibilità di confrontare direttamente il costo della struttura, una minore quantità di balzelli a fronte di servizi non quantificabili renderebbe più competitivo il prodotto da catalogo. Anche perché le adv sembrano ormai considerare un dato di fatto che gli hotel effettuino offerte ribassate al cliente finale.

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