La risposta del Paese alla crisi

17/06/2013
18:15
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I primi 4 mesi dell’anno si sono chiusi con un incremento del 2,5 per cento per gli arrivi internazionali, con un totale di oltre 14 milioni di turisti.

La risposta della Spagna al periodo di crisi economica che sta colpendo pesantemente l’Europa è, come sempre, molto forte. Pur registrando decrementi da alcuni mercati chiave, come l’Italia, (in profondo rosso con un -14 per cento), e dalla stessa Germania, che ha chiuso aprile a -4,7 per cento e il quadrimestre con un risicato +0,8 per cento, il Paese è riuscito a reagire e a portare a casa un dato in territorio positivo.

Il merito del risultato va soprattutto alla Francia, che nei primi 4 mesi dell’anno ha registrato un incremento dell’8 per cento e ai Paesi del Nord Europa, che hanno fatto incassare alla Spagna un +12,3 per cento di aumento dei flussi. Molto buona anche la performance dell’Irlanda, che ha visto i flussi salire del 7,6 per cento, senza contare gli ormai tradizionali incrementi a doppia cifra che fa registrare la Russia, che anche nel primo quadrimestre di quest’anno è cresciuta del 24,8 per cento in termini di arrivi turistici.

È evidente che gran parte dello share è appannaggio di altri mercati, come il Regno Unito, che con 2 milioni e 900mila arrivi nel primi 4 mesi dell’anno si è aggiudicato il 20,8 per cento delle quote turistiche, o di Francia e Germania, rispettivamente con il 16,2 e il 16,1 per cento di share.

Le destinazioni che nel primo quadrimestre hanno sentito i maggiori benefici della crescita dei flussi sono state la Catalogna, la Comunità Vanciana e le Baleari, anche se il periodo non è il più adatto alle vacanze mare.

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