Storie: l'Egitto delle sorprese

28/09/2020
11:52
L'ultima scoperta nel sito di Saqqara: 27 sarcofagi perfettamente conservati
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La passione per l’Egitto e per la sua storia millenaria è ben radicata in Italia. Non per niente il nostro Paese ospita il secondo museo di antichità egizie del mondo, a Torino, meta nel 2019 di ben 850mila visitatori.

E l’Egitto degli antichi Faraoni riserva sempre nuove sorprese. L’ultima è di qualche giorno fa: nel sito di Saqqara, a Sud de Il Cairo, sono stati riportati alla luce ben 27 sarcofagi perfettamenti intatti risalenti a 2.500 anni fa.
La notizia della scoperta è stata data dalle autorità egiziane e ha fatto ripartire l’interesse per le visite al Paese. I sarcofagi sono stati trovati all’interno di un pozzo scoperto di recente nel sito di Saqqara. Tredici bare sono state scoperte all’inizio di questo mese,seguite da altre 14 reperite nei giorni scorsi. La scoperta è ora considerata dagli esperti una delle più grandi nel suo genere. Si tratta di bare di legno ben conservate e dipinte con colori vivaci, circondate da altri manufatti più piccoli. Saqqara è stata un luogo di sepoltura attivo per più di 3.000 anni ed è un sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall'Unesco. La scoperta segue una serie di altri significativi ritrovamenti nel sito della necropoli negli ultimi mesi. Ad aprile, infatti, gli archeologi hanno scoperto cinque sarcofagi di pietra calcarea e quattro bare di legno. Si è scoperto che quel pozzo funerario, che si estendeva per 9 metri sotto terra, conteneva una serie di piccoli manufatti, comprese le statuette che erano tipicamente sepolte nelle tombe egiziane per aiutare i defunti nell’aldilà. Nella tomba è stato trovato anche un piccolo obelisco di legno, alto circa 40 centimetri, che era stato dipinto con raffigurazioni delle dee egiziane Iside e Nefti, e il dio Horus, una delle più famose divinità egizie antiche, figlio di Iside, dea della natura, e Osiride, dio del mondo sotterraneo. A dicembre 2018 gli archeologi hanno trovato una tomba privata appartenente a un sacerdote che risale a più di 4.000 anni, secondo il Ministero delle Antichità. Un mese prima era stato riportato alla luce un cimitero di massa per gatti e una collezione di rari scarabei mummificati.

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