La fatica della ripartenza

28/09/2020
12:01
I numeri restano ancora molto al di sotto delle aspettative del comparto turistico
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Si sono fermati a 220mila i turisti che hanno visitato la provincia del Mar Rosso e il Sud Sinai, la provincia di Sharm el-Sheikh dal 1° luglio scorso, data ufficiale della riapertura dei voli internazionali, segnando un -10 per cento rispetto ai livelli dello scorso anno.

I dati comunicati da Ghada Shalaby, viceministro del Turismo e delle Antichità, mostrano come il graduale ritorno alle località costiere sia stato rallentato dalle preoccupazioni per la  sicurezza.
L’occupazione a Sharm el-Sheikh è del 30-35 per cento e nel Governatorato del Mar Rosso egiziano e nella località di Hurghada è del 35-45 per cento, fanno sapere dal Ministero. I siti archeologici, aperti dal 1 settembre, hanno visto finora un singolo gruppo di turisti a Luxor secondo quanto riporta Tharwat Agamy, presidente locale dell’associazione degli agenti di viaggi egiziani. Le crociere sul Nilo dovrebbero ricominciare a ottobre, ma ci sono poche aspettative che le prenotazioni aumentino senza il ritorno dei voli charter. “Ci auguriamo che il turismo del prossimo anno funzioni” ha detto Agamy.
Lo Stato si è mosso per proteggere il settore con finanziamenti di emergenza, mentre le aziende turistiche chiedono l'estensione delle esenzioni su alcune tasse. “Non stiamo risparmiando sforzi per garantire che tutte le misure siano in atto per il ritorno del turismo e per rassicurare i viaggiatori” ha concluso Shalaby.

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