"Torna l'advance booking"

05/07/2022
15:29
Più prenotazioni non solo per i mesi estivi, ma anche per i viaggi di fine anno
Vedi Stati Uniti / Canada; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier
 

Gli Stati Uniti tornano tra i desideri degli italiani e, in linea con l’entusiasmo collettivo di vedere la fine di un periodo di blocco, il trend delle prenotazioni è positivo.
Chi inserisce gli Usa nella propria programmazione ha poi piena consapevolezza di vendere una meta aperta ormai da diversi mesi, nonché ricca di possibilità di viaggio e in costante evoluzione.
“I t.o. soci di Visit Usa Italy stanno proponendo con sicurezza la destinazione riscontrando un interesse strepitoso da parte del trade” evidenzia <+nero>Francesco Paradisi<+tondo>, presidente di <+nero>Visit Usa Italy<+tondo>. L’andamento, infatti, è confortante soprattutto in termini di domanda, che in alcuni casi eguaglia o scavalca quella del 2019. Il booking galoppa già sia sui mesi estivi, sia sulla fine dell’anno, sebbene non manchino alcune criticità.
“Nel sentire comune degli italiani che pianificano un viaggio negli Stati Uniti - sottolinea infatti Paradisi - prevale ancora lo stress da procedura; tendenzialmente, però, le politiche messe in atto dalla maggioranza dei t.o. pongono il cliente nella condizione ottimale per prenotare”. Le previsioni per questa seconda metà del 2022 sono comunque rosee, segno di una buona ripartenza da consolidare in via definitiva nel 2023, così da tornare ai numeri del 2019 al termine del 2024.
In concomitanza con la settimana dell’Ipw 2022 a Orlando, Visit Usa Italy lancia una newsletter settimanale che nasce con lo scopo di promuovere in modo corale il Paese a stelle e strisce, a supporto dello sforzo quotidiano operato dai soci. Città, parchi, crociere, esperienze diverse ogni settimana da prenotare tramite i tour operator dell’associazione, il tutto raccontato tramite contenuti semplici ma d’impatto.
<+titolo_nero>Documento digitale
<+tondo>Dal 26 maggio la US Customs and Border Protection ha alzato la tariffa per ottenere l’Esta. Il costo è adesso di 21 dollari (inclusi i diritti amministrativi) rispetto ai 14 dovuti fino a pochi giorni fa. “Si tratta di un aumento minimo e corretto che potrà continuare a garantire il perfetto meccanismo di una macchina turistica che funziona bene da anni - conclude Paradisi -. Nessuna problematica, anzi ritengo che anche l’Italia dovrebbe istituire un programma simile, a tutela del nostro patrimonio turistico”.
Gaia Guarino

Vedi Stati Uniti / Canada; Vedi tutti i dossier di Lungo raggio; Vedi tutti i dossier

Commenti di Facebook