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Previsti dai tour operator, proposti dalle adv o richiesti dai futuri sposi: in un viaggio di nozze i ‘plus’ possono fare la differenza tra una bella esperienza e una indimenticabile.
Ci sono ancora operatori che omaggiano le coppie con trolley, piuttosto che prese per la corrente elettrica multiple e guide delle destinazioni in cui si recheranno; immancabili sono poi i ‘classici’ fiori all’arrivo, una bottiglia di vino o la ‘decorazione’ esclusiva della camera.
“Spesso però gli sposini ci chiedono di volare in premium o di poter utilizzare la vip room in aeroporto - fa sapere la bresciana Francesca Merigo, titolare della Amerigo Viaggi -. Così come in molti desiderano la camera con vista mare. E noi come agenzia cerchiamo di omaggiarli con un’escursione in loco o una cena in riva al mare”.
Il catanese Sebastiano Magistro, titolare dell’Antica Corte Viaggi, vuole sempre dare un tocco in più al viaggio studiato insieme ai futuri sposi.
“Anche quando scelgono delle destinazioni più ‘commerciali’ o conosciute, cerco di trovare qualcosa di particolare da proporre, così da rendere unica quell’esperienza - spiega -. Per esempio, a chi va a San Francisco offro la visita dell’isola di Alcatraz, che non è per niente facile da programmare: ha una lista d’attesa di oltre tre mesi”.
D’altra parte, il plus, l’elemento ‘in più’ della luna di miele rispetto a quello che ci si concede quando si viaggia normalmente è anche il motivo per cui gli sposi scelgono di rivolgersi all’agenzia piuttosto che organizzarsi da sè.
