Ogni anno vediamo la quota di mercato dell’e-commerce nei viaggi salire a ritmi sostenuti. Nel 2018, gli italiani hanno comprato online viaggi per oltre 10 miliardi di euro. Questo fatturato rappresenta circa un terzo della domanda italiana, ma la ripartizione sulle varie categorie non è omogenea.
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La penetrazione dell’online in fase di acquisto è destinata a crescere ancora molto ed è importante attrezzarsi per questa inevitabile evoluzione. È ancora più importante prendere atto del fatto che quasi la totalità dei viaggiatori, anche quelli che non prenotano online, usano il web per informarsi.
Come evidenziato dallo studio del Politecnico di Milano presentato questo mese, evidenza dei dati molti interessanti in base alle 5 fasi del viaggio:
- Ispirazione (Dreaming): il 74% dei viaggiatori cerca ispirazione online;
- Ricerca Info (Planning): quasi tutti i viaggiatori (88%) ricercano informazione online prima di prenotare;
- Prenotazione Pre Viaggio (Booking): l’84% dei viaggiatori usano il digitale in almeno una fase di prenotazione;
- Prenotazioni In Viaggio (Traveling): il 44% dei viaggiatori usa il digitale durante il viaggio;
- Condivisione (Sharing): il 45% condivide online la sua esperienza di viaggio
Questi dati estremamente utili ci indicano la strada da prendere: occorre essere presenti in ogni fase del processo decisionale del cliente, ed il digitale deve essere il luogo prediletto.
In fase di Ispirazione e Ricerca info dobbiamo essere propositivi ed usare strumenti che ispirano il viaggiatore come email, strumenti social, Dem, e sms/WhatsApp (con moderazione).
Se abbiamo fatto bene il nostro lavoro in queste prime fasi, il cliente verrà naturalmente da noi per la fase di prenotazione.
Il messaggio è chiaro: il cliente va intercettato il prima possibile con azioni mirate. Altrimenti rischiamo di perderlo.
