Il tailor made ‘estremo’
di Marcella D’Amato

di Amina D'Addario
06/12/2019
08:30
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Chi l'ha detto che le esperienze esclusive o fuori dai tracciati più battuti siano alla portata solo di professionisti con un'alta capacità di spesa? E che a concedersi vacanze tailor made debbano essere solo i viaggiatori per cui il budget non rappresenta mai un problema? A queste semplificazioni fin troppo diffuse non ci ha mai creduto Marcella D'Amato, che proprio sull'esclusività e sulla cura del dettaglio ha costruito la sua agenzia, la Systemar di Bari.

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La vocazione tailor made
Aperta nel 1998 nel centro del capoluogo pugliese, l'agenzia diventa presto il punto di riferimento di chi cerca qualcosa di unico e ricercato. "Per quindici anni - racconta Marcella - ho lavorato in un'agenzia, poi sono passata al mondo degli eventi. Ció che mi ha poi spinto a fare il grande passo è stata la voglia di lavorare su viaggi esclusivi, mai scontati". La stessa idea di esclusività che ha guidato Marcella nell'allestimento del suo punto vendita, "molto più simile a una boutique, che a un'agenzia di viaggi". Pochi cataloghi esposti, divani dove sedersi, quadri e cartine antiche a richiamare l'idea del viaggio, ma nessuno spazio per i famigerati fogli A4 con le offerte degli operatori o per il disordine delle pratiche sparse sulle scrivanie. "Quelle - precisa - si trovano tutte al piano di sotto, lontano dagli occhi dei clienti".

E proprio come in una boutique nella Systemar si lavora di preferenza sul viaggio cucito addosso. "Cerco sempre di suggerire la visita di un posto particolare, di un luogo dove, per esempio, fare aperitivo e allo stesso tempo vedere il tramonto migliore. Ci tengo a trasmettere la mia esperienza e la mia passione".

L'esclusività per tutti
Un'attenzione puntuale che Marcella dedica a tutti i suoi clienti. Anche a chi non ha propriamente le disponibilità di un Rockefeller. E per tutti c'è sempre la proposta personalizzata, costruita su misura. "Se per esempio ho davanti un ragazzo che vuole andare a New York, allora per farlo spendere meno prenoto un volo con più scali e poi con l'aiuto dei miei corrispondenti mi attivo per prenotare una sistemazione diversa dall'albergo anonimo e un tour particolare magari accompagnato da un giornalista". Perché alla convinzione che il pubblico più giovane non possa trovare stimoli in agenzia Marcella proprio non crede: "Sta a noi cercare di attirarli con la proposta adeguata. L'importante - dice - è cercare di capire cosa la gente cerca e poi formulare la proposta su misura".

Viaggi di gruppo ma non troppo
Lo stesso modus operandi che Marcella adotta nell'organizzazione dei viaggi di gruppo. "Le persone che viaggiano insieme devono condividere affinità e abitudini di viaggio. Ecco perché tratto solo gruppi di cinque, massimo dieci persone. Quando poi - aggiunge - metto insieme nuclei diversi, chiedo sempre prima di procedere, proprio per essere sicura di non creare disagi".

La selezione dei fornitori
Ma particolare è anche il rapporto con i fornitori. "Devono mettere la stessa passione che metto io nel pensare ai viaggi. Non posso lavorare con chi non mi garantisce un contatto diretto o mi dà assistenza, ma solo a determinati orari. Io per i miei clienti ci sono sempre, 24 ore su 24, e quindi anche dall'altra parte voglio interlocutori che mi supportino in questa scelta".

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