Al momento non c’è ancora alcun reato configurato, perché non sono ancora scattate le denunce, ma continua ad aumentare il numero di viaggiatori coinvolti nell’improvvisa chiusura dell’agenzia di Cantù, in provincia di Como, che ha abbassato le saracinesche sabato scorso lasciando a bocca asciutta decine di clienti che avevano già pagato in toto la propria vacanza.
Stando a quanto scritto sul cartello esposto sulla vetrina dell’agenzia i biglietti e i documenti di viaggio sarebbero dovuti essere recapitati a casa ma - come riporta corrieredicomo.it - la consegna non è stata effettuata.
I carabinieri di Cantù hanno iniziato ad ascoltare le persone coinvolte nella vicenda e, se la situazione non dovesse risolversi con la riapertura dell’attività, le cose potrebbero cambiare anche sotto il profilo penale.
