Norme anti-Covid, tutti i dubbi della ricettività extralberghiera

29/11/2021
11:55
 

Due quesiti, uno di ordine normativo e uno di ordine pratico. F.A.R.E., la Federazione Associazioni Ricettività Extralberghiera, ha preso carta e penna per scrivere a Draghi e Garavaglia chiedendo loro chiarimenti sulle nuove norme anti-Covid che stanno per partire.

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Come e quando esercitare i controlli
Il primo quesito fa riferimento alle locazioni turistiche e alla mancanza di cenni normativi nel recente decreto per questa tipologia di ospitalità, che di fatto rientra tra le categorie di cui la Federazione F.A.R.E è rappresentante nazionale. L’altro è di tipo pratico ed esplicativo, su come esercitare i controlli disposti dal decreto, inserendoli in una routine lavorativa che prevede per alcuni (come ad esempio b&b ed affittacamere) un continuativo contatto con l’ospite, e di fatto solo una verifica dei documenti d’identità per altri, come nel caso delle case vacanze.

Disposizioni che creano incertezza e preoccupazione fra gli operatori, come spiega la presidente di F.A.R.E., Delia Di Maio: “Fra i tanti dubbi che i nostri associati si pongono – sottolinea – c’è quello su come comportarsi in caso di un soggiorno superiore a due giorni. L’elenco delle attività economiche menzionate nel decreto, nel quale sono state inserite anche quella alberghiera e delle strutture ricettive, non prevede un rapporto prolungato nel tempo tra soggetti coinvolti, come invece nel caso dell’ospitalità”.

Locazioni turistiche escluse dal decreto
E la presidente evidenzia anche la differenza di disposizioni per case vacanze e locazioni turistiche: “Le prime  dice - sono comprese nel decreto, le seconde no, ma di fatto entrambe sono pressoché similari nella gestione dell'attività ricettiva. La tipologia di ospitalità conosciuta come casa vacanze non prevede una reception e un’assistenza quotidiana e continua del soggiorno, così come per le locazioni turistiche. Perché il decreto non include le locazioni turistiche, quale è la ratio che le esclude?”.

Altro argomento scottante è la verifica del green pass: “Su un soggiorno di lunga durata - chiede ancora Di Maio - ogni quanto i gestori sono chiamati a controllare il green pass, che potenzialmente potrebbe non essere valido da un momento all’altro?”.

Da parte sua F.A.R.E. chiede alle locazioni turistiche di tentare di seguire anch'esse le nuove norme, “nonostante – rimarca Di Maio - il Governo al momento non le abbia incluse nel decreto”.


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