Caffè con il direttore - Gattinoni
“Ecco i miei piani per Robintur”

di Remo Vangelista
23/06/2022
08:33
 

Da inizio giugno si è preso un'altra consistente fetta di mercato. Ma lui preferisce sorridere e spiegare che "certe settimane stiamo performando come nel 2019". Franco Gattinoni non lo direbbe mai, però aver conquistato anche la bandiera di Robintur lo riempie d'orgoglio visto che può mettere sul piatto un giro d'affari di 700 milioni.  

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Nel Caffè con il direttore l'imprenditore dal suo ufficio di Milano affronta molti temi. Dal futuro di Robintur all'evoluzione del suo gruppo per arrivare al mondo social, "poco seguito e frequentato. Contano i fatti non le chiacchiere".

Presidente, trattativa lunga con Robintur?  
Diciamo che siamo partiti inizialmente per dialogare su alcuni progetti e poi c’è stata un’evoluzione della trattativa. Abbiamo acquisito una società per alcuni aspetti complessa e serviva una due diligence di grande attenzione. Ecco perché è sembrata lunga. Ma direi che è stata chiusa in modo soddisfacente.  

Adesso cosa succede con Robintur dentro il perimetro aziendale?
Vogliamo fare le cose per bene e posso senza dubbio anticipare che il metodo Robintur funziona. Segnalo che non abbiamo rilevato un ramo d’azienda, ma un’impresa con 33 anni di attività e per questo abbiamo preso crediti, debiti e operazioni societarie incluse.

I viaggi Coop rientrano nell’acquisizione?
Abbiamo un accordo per i prossimi 5 anni perché siamo certi che viaggiare da soci ci aprirà al mass market. L’intesa va tenuta viva perché fornisce l’ingresso su mercati diversi. Credo sia una grande opportunità per tutte le nostre agenzie.

Nell’operazione rientra anche un brand attivo nell’area tour operating. Cambia l’approccio di Gattinoni?
Assolutamente no, mi concentro sempre sul network di adv e basta. Non rientra nei progetti e non è il mio mestiere.

Da più parti si teme una razionalizzazione dei punti vendita con chiusura di agenzie. Cosa succederà?
Guardi che non mi piace chiudere adv e non intendo iniziare ora. Chiaro che se vi sono due adv del gruppo nella stessa via creo un punto vendita unico, ma non riduco il personale. Offro un servizio diverso alla clientela. Posso anticipare che le agenzie Robintur dentro i centri commerciali continueranno il loro percorso.

A livello di sedi aziendali ci saranno cambiamenti?
Restano attive tutte le sedi attuali perché sono necessarie e funzionano bene. Avremo una presenza più forte a Roma e Bologna e intendiamo aprire una sede in Triveneto, magari a breve.

A livello di cda intende apportare variazioni in casa Robintur?
Posso immaginare che nei prossime mesi porteremo avanti il piano di ottimizzazione e forse anche di fusione societarie e di brand. Lavoreremo sempre con il management attuale che offre garanzie di alto livello.

Qualche stagione fa avrebbe immaginato di guidare un gruppo da 700 milioni di fatturato?
Sinceramente no, ma sulla strada abbiamo intravisto la possibilità di diventare un punto di riferimento del mercato. Nel corso degli anni abbiamo preso a bordo altre imprese che per qualche motivo avevano difficoltà a crescere. Il mio unico obiettivo rimane far girare bene i motori delle agenzie.

La sua è un’azienda interessante per eventuali gruppi internazionali. Sia per business sia per giro d’affari. Ci pensa ogni tanto che qualcuno potrebbe bussare alla sua porta?
Sono aperto ad eventuali evoluzioni anche societarie. Ora non vedo nessuno e comunque siamo una società con numeri importanti e possiamo scatenare l’interesse di investitori. E’ tutto motivo di grande soddisfazione. Il numero di agenzie affiliate negli ultimi 2 anni è cresciuto perché siamo gente seria che lavora e non fa politica. Ho sempre mantenuto quanto promesso e aver rispettato le adv paga eccome.

Prima di chiudere l’intervista mi spiega come intende trattare la vicenda low cost?
Sono molto arrabbiato con certe compagnie perché non si può fare turismo con vettori di questo tipo. Fanno quello che vogliono e non rispettano. A questo punto tanto vale sostenere la compagnia di bandiera in ogni modo, perché mi garantisce voli e riprotezioni. Alcune linee aeree a basso costo non riconoscono il valore della distribuzione e cancellano voli quando vogliono senza dare informazioni. E guardi che le cancellazioni portano costi aggiuntivi al resto della filiera. Ho chiesto l’intervento del Governo perché così non andiamo avanti.


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