Viaggi d’affari e agenzie:
cosa vogliono le aziende

di Amina D'Addario
28/11/2022
08:37
 

I viaggi di lavoro hanno dimostrato una capacità di ripresa notevole negli ultimi mesi, ma cosa cercano le aziende nel post pandemia? E come devono muoversi le agenzie per soddisfare questo segmento, che oggi chiede velocità e servizi sempre più personalizzati?   

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“Con la pandemia - ha spiegato Gabriele Rispoli, commercial director di Amadeus durante un panel dell'edizione 2022 del BizTravel Forum - le agenzie di viaggi e le travel management company si sono trovate ad affrontare situazioni nuove, che solo la tecnologia ha consentito di gestire al meglio dal punto di vista qualitativo e quantitativo, riducendo i tempi di ricerca. E anche oggi emerge la necessità di concentrarsi sul contatto diretto con il cliente, automatizzando i processi operativi”. Automazione fondamentale anche per Paola De Filippo, country director di Sabre Italia, che ha sottolineato come “Il 70% del lavoro di un travel manager oggi è dedicato ad attività manuali e piuttosto ripetitive”, aggiungendo che è “con la tecnologia che si ha la possibilità di alleggerire il tempo impiegato per svolgere azioni noiose e concentrarsi su quelle attività che invece necessitano del tocco umano”.  

Il problema dei rincari
Ma difficile conciliare la ripresa delle trasferte con gli incrementi vertiginosi dei costi: “Oggi - ha evidenziato Antonio Ceschia, group director and head of hr services Intesa Sanpaolo - le aziende hanno bisogno di viaggiare e di andare dai propri clienti. L’aspetto che ci lascia però basiti sono i prezzi, aumentati improvvisamente anche con percentuali a tre cifre. Il rischio è che le aziende comincino di nuovo a investire sulla tecnologia e su altri modi di lavorare”.  

Ma importante, secondo Massimo Di Pasquale, head of sales Uvet Global Business Travel, andare oltre la rigidità degli attuali sistemi distributivi e consentire alle agenzie di fare sintesi tra contenuti e offerte multicanale: “Il mondo delle aziende ha bisogno di avere prodotti che vanno al di là di quello che troviamo sui gds. I nostri clienti hanno bisogno di risposte veloci, economiche e non banali. È un compito assolutamente arduo da portare avanti cercando di avere una visione chiara del futuro”.  

Ndc
Damiano Sabatino, vice president and managing director Europe di Travelport, ritiene invece che per raggiungere l’interoperabilità e la standardizzazione tra i sistemi l’Ndc non sia ancora una soluzione a portata di mano: “Chi pensa all’Ndc come a un’opportunità di saving rimarrà deluso. È una tecnologia che non si può mettere in campo a costi contenuti e che ha tante componenti da sviluppare. Inoltre i programmi della Iata volti a semplificare l’aspetto distributivo non sono ancora allo stadio di maturità che raggiungeranno in futuro”.


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