La solitudine del turismo
Dimenticati dal Governo

di Remo Vangelista
08/07/2020
08:35
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Aprire in questo modo serve a poco. La protesta dei giorni scorsi di Pier Ezhaya in rappresentanza di Astoi non può che trovare tutti d’accordo. Forse dovrebbe essere rimarcata anche da altri.

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Un settore abbandonato
In questa fase l’unione di intenti e di azione non deve mancare.
A forza di attendere qualche spiraglio di sole ci siamo resi conto che il Governo Conte ha sottovalutato l’importanza del comparto turistico e soprattutto della filiera organizzata. Un settore finito nell’angolo senza tanti complimenti. Sottovalutato sia dal punto di vista dell’impatto economico (intanto però sono tutti bravi a sbandierare il Pil al 13% e qualcuno anche al 15%), sia per quanto riguarda l’occupazione.

Obbligo di quarantena
"In alcuni Paesi, come la Tunisia, i confini sono aperti ma chi vi soggiorna al ritorno deve fare la quarantena: quanti possono permettersi di fare le ferie e poi restare altri 15 giorni a casa?” ha detto il direttore Alpitour e consigliere Astoi. Secondo l’ordinanza del ministro della Salute i turisti italiani possono uscire dai confini extra Ue per trascorrere un periodo di vacanza o per viaggi di lavoro, ma al loro rientro devono effettuare una quarantena di 14 giorni prima di poter tornare alla vita normale.

Speranze tradite
Speranze e progetti che finiscono nel cestino. Chi ha sempre atteso l’estate e le rotazioni charter all’estero deve alzare bandiera bianca.
Ma in che modo si pensava di dare ossigeno all’intero settore? Con i tanto sbandierati buoni vacanza? A fine stagione si tireranno le somme, ma sin da ora si può dire che si è trattato di una gravissima dimenticanza del Governo Conte, che ha riempito le serate degli italiani con la parola turismo. Alla fine è rimasto ben poco, basta chiedere ad albergatori, tour operator e agenzie di viaggi.

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