Garavaglia: ‘Stop agli allarmismi
Servono subito regole condivise’

24/01/2022
09:45
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“Il Covid ha sostituito le previsioni del tempo nelle discussioni al bar. Un’esagerazione, ci sono altri argomenti più interessanti di cui parlare”. È un Massimo Garavaglia (nella foto) determinato quello che, in un’intervista rilasciata a La Stampa, prende le distanze dalle limitazioni ai viaggi attualmente in vigore nel nostro Paese.

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La situazione in Europa
“Si sta andando verso una fase di allentamento delle misure – spiega il ministro del Turismo -. All’interno dell’Ue lo stanno facendo altri Paesi come la Spagna, la Francia o l’Irlanda. E un’indicazione in questo senso arriva anche dal Comitato consultivo dell’Oms. Possibile che stiano tutti sbagliando?”.
Garavaglia fa leva sulla dichiarazione dell’Oms, che invita ad alleggerire i divieti di traffico internazionale, che di fatto non danno valore aggiunto e continuano a creare stallo economico.
“Le restrizioni vengono decide sulla base dei dati. Ed è probabile che le restrizioni i vigore possano essere nelle prossime settimane alleggerite”.

Il futuro del lungo raggio
Il ministro si dice poi certo che il ministro Speranza “Aprirà altri corridoi, ma si deve comunque andare verso nuove aperture nel settore dei viaggi”. Soprattutto, Garavaglia chiede “Uniformità delle regole. In questi mesi gli operatori turistici si sono visti sottrarre i clienti da operatori esteri che non hanno le stesse restrizioni in vigore nel nostro Paese”.
Sul fronte dell’incoming dall’estero, è necessario prevedere che  “le regole degli italiani valgano per gli italiani, mentre per gli stranieri devono valere le regole del paese di provenienza”. Questo per evitare che la diversa durata del Green pass possa incidere sui flussi stranieri.

Misure per 400 milioni
Intanto, il Governo sta intervenendo: “Solo per il turismo nel Dl sostegno-ter sono state previste misure per oltre 400 milioni, un pacchetto abbastanza rilevante che consentirà di scavallare quest’ultima parentesi negativa”.
A patto che, ricorda il ministro, si ponga fine a “Una comunicazione ossessiva che è tutta italiana. Altrove non c’è questa comunicazione che ha penalizzato il turismo. È un problema che ci è stato segnalato anche dall’estero, ci stiamo sparando nei piedi, ci stiamo danneggiando oltre misura”.

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