Viaggi e assicurazioni: cosa è cambiato nell’epoca post-Covid

21/06/2022
13:59
 

Viaggiare protetti da una polizza adeguata è oggi più che mai una necessità avvertita da tutti.
Il boom delle polizze di viaggio va in parte attribuito all'obbligatorietà introdotta da molti Paesi di presentare adeguate coperture assicurative che rimborsino spese mediche o di quarantena in caso di Covid, ma non è tutto. Il viaggiatore oggi è più sensibile a tutelarsi dagli imprevisti che potrebbero presentarsi prima e durante il viaggio.

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A fornire qualche dettaglio sui cambiamenti itnervenuti in questi due anni sono stati gli esperti di Aci Blueteam intervistati dal Sole 24Ore.
Innanzitutto, va detto che le polizze si sono trasformate e quello che non era coperto pre Covid – nello specifico epidemie e pandemie – è diventato uno dei punti forti delle nuove coperture. Oggi infatti questi rischi sono stati inseriti ed esistono anche specifici prodotti e coperture che intervengono nel caso in cui il viaggiatore dovesse contrarre il Covid prima o durante il viaggio.

La ‘copertura Covid’ può comprendere innanzitutto l’annullamento del viaggio. Esistono polizze specifiche che coprono le spese legate alle penali di annullamento di un viaggio nel caso in cui il Covid sia motivo della cancellazione dello stesso. Va però specificato che queste polizze non coprono dalla paura di partire a causa dell'aumento dei casi di positività, e nemmeno nell'eventualità in cui l'organizzatore sia stato costretto ad annullare il viaggio a seguito di un provvedimento governativo che limiti gli spostamenti nel Paese di destinazione o dal Paese di origine. La copertura assicurativa interviene infatti solo se il soggetto assicurato dovesse trovarsi nell'impossibilità di partire perché risultato positivo al Covid o fosse stato colpito da limitazione agli spostamenti dovuti a quarantena per contatto diretto con soggetto positivo o altro.

Anche in tema di spese mediche e di assistenza, partire con una copertura Covid significa beneficiare di assistenza e spese mediche estese anche nel caso in cui il viaggiatore dovesse ammalarsi di Covid durante il viaggio, intervenendo sulle spese dirette. Se a seguito di Covid dovesse essere necessario un ricovero, l'acquisto di medicinali o un eventuale rientro sanitario, la polizza coprirebbe i costi, in accordo con i massimali previsti e stipulati dal viaggiatore.

Se  ci si ammala di Covid in viaggio e, anche senza necessità di assistenza, sì è obbligati a una quarantena prima del rientro, la polizza non è in grado di garantire il rientro in Italia, a meno che non sia previsto un trasferimento protetto su autovettura attrezzata al trasporto di pazienti positivi e asintomatici. Esistono però coperture che intervengono per rimborsare evenuali maggiori costi sostenuti dal viaggiatore a seguito di quarantena.

Un ultimo dettaglio: prima di partire per un Paese straniero, sebbene non vi siano obblighi, è utile ottenere la Insurance declaration, che rappresenta una dichiarazione di copertura in lingua inglese con la quale si definiscono tutti i termini di copertura e di durata della polizza stipulata.


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