L'agenda
del Governo
colpisce
il turismo

di Francesco Zucco
04/09/2013
11:48
Leggi anche: governo, Tasse, Fisco

Anche il turismo (e le agenzie di viaggi) finiscono sotto esame.

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Nonostante si parli ancora troppo poco del mondo dei viaggi, almeno in sede istituzionale, i provvedimenti in discussione per rilanciare il sistema produttivo chiamano in causa, almeno indirettamente, tutte le aziende che vivono di vacanze. Insomma, il turismo sembra restare ancora 'nascosto' nelle pieghe delle varie 'agende' che affollano il dibattito politico e, anche se il suo nome raramente viene fuori, non è difficile scovarlo tra una proposta di legge e l'altra.

Promozione turistica, agenda digitale, revisione delle politiche fiscali: le proposte si accatastano sui tavoli di discussione, ma non tutte sono in 'stato avanzato', anche se molte potrebbero diventare realtà nel prossimo futuro.

Il Sole 24 Ore di oggi affronta in un ampio servizio tutte le proposte in campo, con le priorità dettate dall'accordo sindacati-Confindustria firmato qualche giorno fa.

Tra i principali punti, l'agenda digitale, ovvero il pacchetto di provvedimenti che dovrebbe dare un impulso alle nuove tecnologie. Le linee guida sono state già tracciate dal Governo Monti, ma i decreti attuativi arrancano. Il programma prevederebbe una serie di facilitazioni, ad esempio, per le aziende che operano attraverso internet. Una linea di pensiero sulla quale le agenzie di viaggi fisiche ebbero già da ridire al momento della presentazione del progetto.

Altro punto focale, la diffusione dei pagamenti con moneta elettronica. Ma anche su questo tema i dettaglianti avevano fatto sentire la loro voce, soprattutto alla luce del confronto tra i margini delle adv sulla vendita di servizi e le commissioni applicate dai gestori di carte di credito e debito.

Ma il taglio delle spese passa anche dalla revisione dell'ormai famigerato Titolo V della Costituzione, quello che attribuisce alle Regioni le competenze in materia di turismo. La proposta è quella di rivedere il testo per consentire allo Stato di intervenire almeno sulle questioni di interesse generale (infrastrutture in primis).

Ma le agenzie di viaggi, come molte imprese italiane, sono in attesa dei provvedimenti su cuneo fiscale e semplificazioni in materia di tasse e imposte. Tuttavia, su questi fronti il lavoro sembra ancora lungo, soprattutto per misure che non siano solamente 'occasionali' ma rappresentino una vera e propria rivoluzione nel sistema produttivo italiano.

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