Boccato, HNH:
“Pronti a riaprire
gli hotel di Jesolo
a fine maggio”

di Stefania Galvan
22/04/2020
08:06
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Un futuro di vacanze di prossimità, anzi addirittura a km zero. A tratteggiarne i contorni è Luca Boccato, a.d. di HNH Hospitality (nella foto), il brand che annovera 15 strutture a quattro e cinque stelle, di cui alcune in location ad alta vocazione turistica, come le tre di Jesolo.

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E potrebbero essere proprio queste le prime a tornare operative: “L’intenzione - anticipa - è di aprirle già a fine maggio. È impossibile prevedere come andrà la stagione, ma quel che è certo è che a prevalere sarà la clientela italiana e soprattutto veneta e del Nord Italia, anche se non mancano segnali di interesse da quella austriaca e tedesca”.

Le limitazioni agli spostamenti interregionali e le difficoltà di trasporto potrebbero infatti permanere per molti mesi, spingendo i turisti a spostarsi nelle località facilmente raggiungibili in auto.

Focus sulla fidelizzazione
Un mercato, quello italiano, da cui ripartire e da saper coltivare anche per le prossime stagioni: “Dovremo concentrarci sulla fidelizzazione dei nostri ospiti – evidenzia l’a.d. – in modo da crearsi uno zoccolo duro che ci dia maggiore tranquillità per il futuro”.

Intanto lo sviluppo del gruppo procede, nonostante le difficoltà. Due le new entry previste: l’Hotel Indigo Verona - Grand Hotel Des Arts, che riapre in seguito al restyling e upgrade di 62 camere a Verona, e il nuovo indirizzo DoubleTree by Hilton Rome Monti, in Piazza dell’Esquilino. “A Roma dovevamo approdare a marzo - ammette Boccato -; lo faremo lo stesso, anche se a fine anno. Con la new entry il totale delle camere supererà le 1.800”.

Le incognite del futuro
Il cammino del gruppo, dunque, non si ferma, anche se la consapevolezza delle difficoltà e delle incognite future non manca di certo: “I tempi di ripresa - sostiene infatti Boccato - potrebbero allungarsi considerevolmente se la Fase 2 non sarà gestita con la massima cautela, perché aprire tutte le industrie indiscriminatamente potrebbe portare a una nuova ondata di contagi, il che ovviamente ritarderebbe ulteriormente la ripresa del comparto turistico. In ogni caso noi saremo gli ultimi a tornare pienamente operativi, purtroppo, ma non per questo siamo meno ottimisti”.

Nessun sostegno al settore
Un ottimismo, il suo, scalfito però da una nota di amarezza: “Il nostro settore, pur essendo strategico per la sopravvivenza del sistema Italia, non ha ricevuto finora alcun tipo di sostegno concreto. Una scelta che potrebbe rivelarsi devastante, perché molte piccole imprese del comparto rischiano di non aver più la forza per ripartire”.

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