Omnia Hotels: “La ripresa è in atto, ma non mancano i nodi da sciogliere”

di Stefania Galvan
19/05/2022
11:21
 

La ripresa è ormai una realtà, anche se ci vorrà ancora tempo per tornare ai livelli pre-Covid. Ma per le strutture romane di Omnia Hotels il problema ora è un altro: la difficoltà a trovare personale. “Con il lockdown – racconta Francesco Lazzarini, ceo del gruppo alberghiero (nella foto) – siamo stati costretti a tagli fisiologici e ora facciamo grande fatica a reperire professionalità e disponibilità”.

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"Lo stile di vita è cambiato"
E racconta di come almeno una decina di suoi collaboratori, cui il gruppo aveva proposto contratti anche a tempo indeterminato, abbiano rifiutato. “La pandemia – continua Daniela Baldelli, direttore sales & marketing del gruppo – ha portato molte persone a rivedere le loro priorità e a cambiare stile di vita e ora non tutti sono disposti a un impegno professionale come quello all’interno di un hotel, dove occuparsi di accoglienza e ospitalità richiede fatica, passione e dedizione”.

Per un gruppo come Omnia, con sette strutture e 945 camere, il problema è serio: “Un’idea – continua Lazzarini – potrebbe essere quella di un progetto formativo che incentivi le risorse umane a specializzarsi e a rimanere all’interno del gruppo alberghiero, ma occorre una disponibilità di personale che, al momento, stentiamo  vedere appieno”.

La primavera romana
Nonostante questo nodo ancora da sciogliere la stagione romana è partita con grande slancio: “Abbiamo avuto il coraggio di rimanere sempre aperti con un presidio, l’Hotel Shangri La Roma, punto di riferimento dell’Eur anche nei periodi più bui dell’epidemia – racconta il ceo – e a livello di immagine questo ci sta premiando ora, con la clientela business che fa riferimento a noi per gli eventi, ripartiti già da febbraio”.

Clientela che può contare, aggiunge Baldelli, su proposte tailor made: “Gestiamo le richieste a una a una e, grazie al nostro network alberghiero che abbraccia diverse location e copre tutte le esigenze di mercato, siamo in grado di indirizzare gli ospiti in una struttura piuttosto che in un’altra del nostro network”. Un servizio a tutto campo che, dunque, trasforma la struttura ricettiva in un vero e proprio consulente.

Continuando sul fronte business “molto soddisfacenti - evidenzia Lazzarini – sono i riscontri del nuovo Hotel St. Martin, aperto a giugno 2021, situato tra la Biblioteca Nazionale e Piazza Indipendenza, nella zona della Stazione Termini. Vanta un centro congressi di 300 mq e sta riscuotendo interesse”.

Leisure a singhiozzo
Ripartenza lenta ma costante anche per il segmento leisure, con mercati che si stanno affacciando sulla scena romana, come Grecia e Israele, ma anche Finlandia e Norvegia che, continua il ceo, “stanno approfittando della disponibilità di camere dovuta alla mancanza della componente asiatica”. Una ripartenza che, però, è condizionata dall’incertezza: l’inevitabile conseguenza è la prenotazione ‘last second’ che, lamenta Lazzarini, porta con sé “l’assoluta impossibilità di una pianificazione commerciale e operativa. Le prenotazioni si materializzano sempre più tardi: una vera sfida”.


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