Viaggi d’affari post Covid
Ora Roma batte Milano

di Amina D'Addario
30/09/2022
08:40
 

Roma di nuovo sulla cresta dell’onda. Non solo per i viaggi leisure, ma anche di lavoro. Dopo il recupero dei turisti internazionali, tornati in massa a visitare la Capitale, anche i viaggiatori d’affari si riappropriano delle loro abitudini pre-Covid. A parlare di un riallineamento al trend del 2019, dopo tante stagioni in cui il segmento era pressoché scomparso dai radar, è Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi Roma: “In linea di massima il mercato del business travel ha recuperato il 90% dei suoi volumi. Rispetto al pre-pandemia si cerca magari di accorciare la durata delle trasferte, si prenota sotto-data e la modalità ibrida è entrata di prepotenza in tutte le riunioni aziendali, ma il trend è quello di un pieno recupero”.  

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Sotto data
Analoga l’esperienza di Francesco Lazzarini, ceo di Omnia Hotels: “Il segmento - dice - è ripartito bene già da aprile. Abbiamo a che fare con una domanda piuttosto sostanziosa, favorita probabilmente dall’immagine più attrattiva che è riuscita a conquistarsi la Capitale sotto il profilo dei grandi eventi. Quello che tuttavia manca - aggiunge - è la possibilità di pianificare e programmare. Riceviamo continuamente richieste di meeting aziendali solo cinque/quattro giorni prima dell’appuntamento. E questo porta a gestire contratti e criticità in tempistiche davvero molto ristrette”.

A incidere sulla dinamica, secondo Roscioli, sia l’incertezza ereditata dalla pandemia, ma anche l’ampia disponibilità di soluzioni presenti in città. “A Roma l’offerta per il segmento mice è così estesa, che le aziende sanno di poter trovare sempre di tutto. Potendo poi contare - aggiunge - su tariffe corporate già concordate, è anche un settore su cui l’aumento delle tariffe pesa ancora poco”.

Milano
Ma se la Città Eterna guarda con fiducia al recupero del segmento, meno rosea è la situazione di Milano. “I viaggi d’affari? È diminuita la quota. Le multinazionali e le grandi aziende - evidenzia il presidente di Federalberghi Milano, Enrico Naro -, hanno fisiologicamente diminuito le loro trasferte. E poi l’aumento dei prezzi fa sì che le società tendano a trasferire i loro trasfertisti negli hotel periferici o in provincia. Una volta Milano la volevano a qualunque costo, oggi non è più così”.

Puglia
Fa invece un bilancio positivo il presidente di Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi: “Il trend è quello di una ripresa ormai consolidata, abbiamo eventi programmati anche per il mese di ottobre e una buona quota di business travel che sta viaggiando”. E sulla ripresa che sembra ancora a macchia di leopardo e che non sta favorendo in eguale misura tutte le destinazioni? “Ormai - aggiunge Caizzi - ci sono tante variabili non controllabili, che fanno sì che sia quasi impossibile leggere i fenomeni in maniera univoca".


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