Il Comune di Palermo incassa i proventi della tassa di soggiorno registrando nel 2018 entrate da 2,6 milioni di euro. Secondo i dati rilasciati dal Comune, sono gli hotel (con 1,6 milioni) a contribuire maggiormente.
Seguono poi gli intermediari di locazioni brevi (448 mila euro), le locazioni brevi (97.482 euro) e - fanalino di coda - le strutture extra alberghiere (390.573 euro). Come riporta palermotoday.it, ad aver pagato regolarmente quanto dovuto sono stati in 1.437, un primo passo verso la riduzione dell'abusivismo soprattutto se si guarda ai dati degli anni precedenti.
Nel 2017 infatti, erano stati versati soltanto 1,9 milioni di euro. Il sindaco Leoluca Orlando si dichiara orgoglioso: "Sempre più strutture in regola, sono state fatte scelte lungimiranti per la promozione della città".
Una di queste decisioni è sicuramente l'accordo con Airbnb siglato nel 2018, che obbliga al pagamento anticipato della tassa di soggiorno. "Si tratta di milioni di euro che entrano nelle casse del Comune senza gravare in alcun modo sui cittadini palermitani - aggiunge - e che permettono di realizzare interventi e servizi, nonché di sostenere iniziative culturali e ulteriore attrazione turistica".
Gaia Guarino
