Nasce Itoa, la casa dell’incoming
Intervista al presidente Saccoccio

25/02/2021
08:02
 

“È arrivato il momento di fare le cose per bene nel mondo del turismo ricettivo”. Sandro Saccoccio, manager di lungo corso nel mondo del turismo, annuncia così la creazione di Itoa, Inbound Tour Operator Association, un nuovo soggetto che verrà presentato ufficialmente entro fine marzo, ma che è nei suoi progetti da circa tre anni.

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“L’avevamo immaginata almeno tre anni fa, ma poi era stata messa da parte. Credo che oggi, con tutto quello che sta succedendo al turismo in generale, e all’inbound in particolare, sia il momento giusto per scendere in campo”.

Secondo Saccoccio, infatti, la rinascita del Ministero del Turismo e la pandemia sono elementi che segnano “una sorta di anno zero per il turismo incoming. Si può ripartire con chiarezza, perché il panorama del ricettivo assume un ruolo importante come strumento per generare reddito”.

Uno dei primi obiettivi dell’associazione sarà quello di separare le licenze, e ottenere una licenza amministrativa differente fra chi si occupa di turismi ricettivo e chi invece fa outbound. “In questa maniera, si potrà operare una selezione vera nei progetti finanziati o cofinanziati dagli enti pubblici – dice Saccoccio -, evitando sperperi di denaro”. Altro obiettivo, battersi per ottenere una web tax che vada a far pagare le tasse in Italia ai colossi del web che vendono il nostro Paese.

Tutta la filiera
L’associazione si rivolge non solo alle Dmc o ai t.o., ma anche agli alberghi, alle guide, ai trasporti, agli assistenti aeroportuali, ai ristoratori specializzati nel settore turistico. E ancora agli Ncc, ai bus che fanno i sigthseeing, a chi organizza experience come i corsi di cucina e così via. “Vogliamo rappresentare tutta la filiera dell’inbound – spiega ancora Saccoccio che dell’associazione sarà presidente -, perché questi imprenditori siano riconosciuti come professionisti seri quali sono”.

Secondo il presidente, il tema del proliferare delle associazioni non è così centrale da impedire la nascita di Itoa: “Noi vogliamo creare un organismo che stia vicino agli operatori, cercando di tenerli tutti insieme operando per sostenere i diritti dell’intera filiera”.


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