Lo sguardo di Bettoja sulla Capitale: la crisi è alle spalle, Roma torna protagonista

di Stefania Galvan
24/05/2023
10:42
 

“A parte i giapponesi, che si sono riaffacciati solo adesso con piccoli gruppi, la ripresa di Roma può dirsi completa”. Maurizio Bettoja (nella foto), presidente dello storico gruppo alberghiero romano Bettoja Hotels, non ha dubbi: la Capitale si è riconquistata il ruolo di protagonista dell’incoming internazionale, con qualche sorpresa positiva in più.

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Più potere di spesa
“Rispetto al pre-pandemia - sottolinea il presidente - i voli low cost si sono ridotti e, dunque, chi viaggia ora ha una maggiore capacità economica”.

Seconda sorpresa il grande successo estivo della Capitale: “Il tasso d’occupazione stimato nelle nostre strutture per giugno e luglio è del 70%: tra gli ospiti internazionali negli hotel Bettoja gli americani sono il 30%, seguiti dai nordeuropei e tallonati da vicino dal bacino sudamericano, che mostra tuttavia un andamento altalenante. Tra i nuovi mercati si sta facendo strada quello coreano”.
Notevole anche la ripresa del business travel, con una booking window che si sta ampliando “anche se c’è ancora un buon numero di pratiche evase sottodata”.

Il restyling del Massimo D'Azeglio
Continua, intanto, il piano di investimenti del gruppo che, dopo aver terminato la ristrutturazione dell’Hotel Mediterraneo ha affrontato un’altra sfida: il restyling delle camere del Massimo D’Azeglio, datato 1875, il più antico degli hotel Bettoja.

La scommessa era ambiziosa: preservare il suo valore artistico, ma allo stesso tempo innalzarne gli standard per soddisfare le esigenze dei nuovi viaggiatori. Ora, a lavori finiti Maurizio Bettoja parla di scommessa vinta. “La ristrutturazione del Massimo d'Azeglio - sostiene - è per noi un nuovo passo che porta Bettoja Hotels verso il futuro, è il risultato dell'investimento che la nostra famiglia ha fortemente voluto per continuare ad essere un punto di riferimento nel panorama dell'ospitalità a Roma”.

Un passo verso il futuro, dunque, ma sempre mantenendo le radici nel passato: “Il fascino del Risorgimento e lo stile umbertino nell'hotel rimangono intatti – spiega il presidente -, ma le camere sono state trasformate, con elementi di antiquariato e dettagli dell'interior design made in Italy che convivono con tecnologia e nuovi servizi come le Tv smart con canali interattivi. Abbiamo poi creato nuove sistemazioni family, molto richieste, ricavate dall’accorpamento di più camere e abbiamo fuso delle singole per renderle più ampie. In tutto ora le nuove stanze sono 182”.


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