Lampedusa, albergatori e operatori turistici contro le tasse

27/06/2012
21:00
Leggi anche: Lampedusa

A Lampedusa scoppia la rivolta contro il Fisco.

Pubblicità

Gli imprenditori dell'isola, quasi tutti dipendenti dal turismo come fonte di guadagno, protestano contro le tasse e chiedono una moratoria sino al 2013.

Albergatori e operatori del ricettivo non hanno intenzione di pagare le imposte entro la scadenza del 30 giugno, vale a dire alla data di proroga concessa nel 2011 con un decreto della presidenza del consiglio dei ministri per andare incontro agli albergatori e agli operatori economici a fronte dei mancati introiti derivanti dal periodo dell'emergenza immigrazione. Alla base della loro protesta, quindi, l'assenza di denaro per pagare Iva, contributi, mutui.

"Siamo come i terremotati dell’Aquila - tuona il presidente della Federalberghi Lampedusa, Giandamiano Lombardo, in un articolo su Stampa.it -, che firmato un appello indirizzato al sindaco in cui si chiede la proroga dell’esenzione fino al 2013 e la riduzione dei tributi arretrati del 40 per cento".

L'invettiva di Lombardo alza i toni: "Se entro il 30 giugno non verrà rinnovata la proroga di riscossione tributi, alberghi, bed&breakfast, campeggi, ristoranti e negozi consegneranno le chiavi delle attività al sindaco".

Gli albergatori di Lampedusa hanno, tra l'altro, messo a disposizione le proprie strutture a famiglie di terremotati dell’Emilia Romagna.

Leggi anche: Lampedusa

TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook