Stanno paralizzando anche il sistema dei trasporti, da quello ferroviario a quello aereo, le agitazioni per la nuova riforma del Lavoro al vaglio in Francia. E, all’inizio di una nuova settimana di stop, le agenzie di viaggi d’oltralpe iniziano a mettersi sul piede di guerra.
A partire da oggi infatti si fermeranno i dipendenti di Sncf, Ratp (ente autonomo dei trasporti parigini) e il personale della Direzione generale dell’aviazione civile. Una situazione, che secondo un’indagine effettuata dalla testata francese tourmag.com, sta generando insofferenza tra gli agenti, preoccupati per la gestione delle prenotazioni e le pratiche di riprotezione. E c’è già chi parla persino di “catastrofe”.
“Questo sarà il fine settimana più disastroso per la nostra professione, soprattutto sul piano finanziario- spiega ad esempio Alain Hamon, del gruppo Le Vacon -. I voli sono prenotati con un anno di anticipo, e mentre noi procediamo a riprenotare, i prezzi si alzano e noi dobbiamo coprire la differenza”. Un peso per le tasche della distribuzione, già fortemente indebolita dopo gli eventi di Parigi.
Altre preoccupazioni arrivano,poi, per i viaggi d’affari. Secondo il presidente del gruppo Marietton Laurent Abitbol “i giorni di sciopero costeranno al business travel 1,5 milioni di euro”.
Le agenzie chiedono così un intervento da parte delle istituzioni e una maggiore informazione, per tutelare i clienti in partenza, ma anche i propri affari. "Bisogna giocare d'anticipo - dichiara alla testata Alian Hamon -. Spesso non conosciamo le date degli scioperi fino al momento dell'annullamento dei voli".
