Decorre dal 30 giugno 2014 l'obbligo di accettare pagamenti anche con carte di debito, dotandosi di apposito Pos, con tutti gli oneri del caso per chi ancora non ne fosse dotato: il peso delle commissioni bancarie, infatti, si fa sentire, soprattutto per incassi di minore entità, dove il costo della banca può erodere gran parte della fee maturata dall’Agenzia.

Per questo motivo è importante porre attenzione a cosa prevede la norma.
L’obbligo, infatti, non scatta per tutti gli incassi (e questo, per le agenzie viaggi che svolgono attività di piccola biglietteria può essere un vantaggio): come riportato dal Decreto Legge, l’obbligo di accettare incassi tramite Pos riguarda solo i pagamenti di importo superiore ad almeno 30 euro ed effettuati da una persona fisica. Quindi nessun obbligo di accettare pagamenti con carte se di importo inferiore ai 30 euro.

Ma nel caso si decidesse di non introdurre il Pos in agenzia o, pur avendolo, si rifiutassero pagamenti tramite tale canale, in quali sanzioni si potrebbe incorrere? A parte l’eventuale fastidio del cliente, non è prevista alcuna sanzione per tale rifiuto!
Come ha dichiarato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, in Commissione Finanze alla Camera, il Governo ha confermato che l'obbligo di dotarsi del Pos e accettare pagamenti bancomat sopra i 30 euro non comporterà l’applicazione di sanzioni.

Rimane quindi ampia discrezionalità nel decidere se accettare o meno forme di pagamento che potrebbero comportare dei costi per le agenzie viaggi.

Appare comunque evidente che è opportuna - oltre ad una norma che azzeri i costi di installazione e gestione dei Pos visto che trattasi di un obbligo imposto dalla legge – l’emanazione di un documento interpretativo ufficiale che descriva in modo chiaro e puntuale questo obbligo.