L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

Omaggi e strenne natalizie ai clienti o fornitori: benefici anche fiscali

16/12/2014
08:59
 

Con l’avvicinarsi delle feste natalizie, come ogni anno, si pensa agli omaggi che possono essere offerti ai clienti o ai fornitori, tradizione ormai consolidata.

Come noto anche questo aspetto viene “curato” con particolare attenzione dal fisco, e con qualche piccolo accorgimento potremmo ottenere dei benefici fiscali Iva e sulle imposte di fine anno.
Innanzitutto una novità: con l'entrata in vigore del decreto legislativo sulle semplificazioni, l'Iva sull'acquisto degli omaggi (ma solo se sono oggetti non prodotti o commercializzati dalla nostra impresa), può essere detratta se il loro costo unitario non è superiore a 50 euro. In precedenza il limite era di 25,82 euro (le “vecchie” 50mila lire convertite in euro).

Stesso limite anche ai fini delle imposte sui redditi. L'articolo 108, comma 2 del Tuir, dopo aver descritto le spese di rappresentanza in generale, dice che "sono comunque deducibili le spese relative a beni distribuiti gratuitamente di valore unitario non superiore a euro 50".

Quindi, tutti i beni da omaggiare, di qualsiasi valore, sono considerati spese di rappresentanza, anche se solo quelli di modico valore (fino a 50 euro) possono essere dedotti completamente dal reddito d'impresa.

Per questo motivo spesso i cosiddetti “cesti natalizi” contengono oggetti diversi tutti di valore inferiore ai 50 euro (fino allo scorso anno 25,82 euro): proprio perché sono tutti beni interamente detraibili ai fini Iva e deducibili ai fini delle imposte sui redditi, ed è per questo motivo che si consiglia di effettuare omaggi ai clienti con queste caratteristiche, per poter beneficiare interamente dei vantaggi fiscali.

Al momento della consegna gratuita a terzi di questi beni di costo unitario non superiore a 50 euro, non si verifica una cessione gratuita imponibile ai fini Iva, quindi, non va emessa la fattura. 
È però consigliabile , per vincere contro eventuali contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, compilare una sorta di documento di consegna di tali beni, dal quale è possibile evincere che la consegna è avvenuta a titolo gratuito.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti Milano – www.studiobenedetti.eu


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