L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

I controlli fiscali in agenzia - 3

26/04/2016
12:34
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L’attività delle agenzie viaggi può essere soggetta ai controlli fiscali effettuati dall’Amministrazione Finanziaria: la stessa Agenzia delle Entrate pubblica sul suo sito le metodologie di controllo che intende applicare quando effettua le verifiche presso i contribuenti, e l’analisi di questi documenti può fornire validi spunti per adottare delle pratiche e procedure che consentano di evitare 'problemi' fiscali in caso di controllo.

Dopo l’attività di recupero ed analisi della documentazione in agenzia viaggi, e il raccordo tra documentazione emessa e ricevuta (fatture di vendita e di acquisto), i verificatori dell’Agenzia delle Entrate si concentrano sull’analisi del fatturato e delle operazioni più ricorrenti delle agenzie viaggi.

Il 'prezzo confidenziale'
Questa attività si concretizza nella verifica di quello che viene definito 'prezzo confidenziale' e cioè il costo sostenuto dall’agenzia viaggi per l’acquisto di un prodotto o servizio che è profondamente diverso dal prezzo di mercato in quanto l’agenzia viaggi negli accordi commerciali con gli operatori definisce un prezzo definito appunto 'confidenziale'.

Dall’analisi della differenza tra prezzo confidenziale e quanto pagato dal cliente, i verificatori dell’agenzia delle entrate ritengono di poter definire quello che costituisce l’utile per l’agenzia viaggi.

La documentazione
Al di là di numerosi aspetti commerciali che l’agenzia delle entrate può non conoscere od anche non comprendere, in quanto l’attività nel settore turismo è particolarmente complessa, è fondamentale avere tutta la documentazione di supporto pronta per rispondere ad eventuali dubbi od osservazioni da parte dei verificatori: di particolare importanza, e spesso trascurata, è la parte relativa alla documentazione o contabilizzazione delle fee, dei diritti, sui servizi di biglietteria  o comunque per prestazioni a soggetti privati che non chiedono né fattura né ricevuta per i diritti d’agenzia.

Proprio su questo aspetto si concentrano i verificatori, analizzando i volumi di incassi relativi ai servizi di biglietteria, per “scovare” eventuali commissioni non contabilizzate e sulle quali sono dovute imposte (Iva o imposte dirette).

Gli estratti dei vettori
Attenzione agli estratti conto dei vettori, magari obsoleti o annullati da altri estratti conto emessi in data successiva per pratiche non chiuse o biglietti non confermati: l’agenzia delle entrate infatti ritiene molto importanti gli estratti conto emessi dagli operatori, e da questi ritiene di poter determinare il volume d’affari intermediato dall’agenzia e quindi i ricavi che questa deve contabilizzare e dichiarare.

Dopo l’attività di recupero ed analisi della documentazione in agenzia viaggi, il raccordo tra documentazione emessa e ricevuta (fatture di vendita e di acquisto), e l’analisi del fatturato e delle operazioni più ricorrenti delle agenzie viaggi, i verificatori dell’agenzia delle entrate possono effettuare “controlli incrociati” con fornitori o clienti.

Questione spesometro
Appare sicuramente comprensibile a tutti come strumenti dichiarativi fiscali come lo “spesometro” (elenco clienti-fornitori) fornisca all’amministrazione finanziaria validissimi strumenti per verificare che le fatture emesse o ricevute dai partner dell’agenzia viaggi (fornitori o clienti)  siano state debitamente contabilizzate, ma l’agenzia delle entrate adotta anche altri e meno diretti strumenti.

In particolare l’agenzia delle entrate ritiene di fondamentale importanza i servizi accessori ai pacchetti turistici commercializzati: in particolare le assicurazioni.
Infatti una delle prassi adottate dai verificatori è quella di risalire ai pacchetti turistici venduti attraverso l’elenco dei viaggiatori richiesto alle compagnie di assicurazione: una volta avuto l’elenco dei soggetti assicurati, verrà effettuato il controllo incrociato con il software gestionale dell’agenzia, per risalire ai pacchetti turistici venduti ai soggetti assicurati e verificare se sono stati emessi e contabilizzati tutti i documenti di ricavo.

Altri controlli incrociati solitamente adottati sono quelli relativi alle attività promozionali e pubblicitarie, oggi ancora più alla mano delle agenzie viaggi anche di piccole dimensioni grazie all’utilizzo dei social network come canali di comunicazione: i verificatori infatti hanno esplicite istruzioni di raffrontare la documentazione pubblicitaria con eventuale documentazione ufficiale presente in agenzia circa pratiche o pacchetti turistici promossi in rete.


Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti Milano – www.studiobenedetti.eu

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