L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

In arrivo la pace fiscale, ma attenzione al 'generale'

10/10/2018
11:28
 

In questi giorni, in queste ore, sono febbrili le attività del Governo per la definizione della manovra economica, che sarà immediatamente operativa non appena approvata (metà ottobre).

Uno dei piatti forti della nuova manovra sarà la cosiddetta “pace fiscale”: dalla rottamazione delle cartelle esattoriali (terza ri-edizione) alla chiusura agevolata delle liti pendenti, fino alla vera e propria sanatoria per i redditi non dichiarati negli ultimi 5 anni, ribattezzata "flat tax-dichiarazione integrativa".

A prima vista, i nuovi provvedimenti sembrerebbero delineare un nuovo “paese di bengodi” di boccaccesca memoria per quei contribuenti che per un motivo o per l’altro non sono riusciti a versare tutte le imposte dovute nel corso degli ultimi anni ed ora possono beneficiare di ampi stralci di sanzioni ed interessi.

Tralasciando le valutazioni di merito (coloro che hanno aderito alle precedenti rottamazioni probabilmente si mangeranno le mani, dato che quella in arrivo appare molto più conveniente; così come in molti si chiederanno se davvero è necessario rispettare le prossime scadenze fiscali, dato che ogni anno vengono proposte nuove sanatorie) mi sento di dire che probabilmente è il caso di non essere così ottimisti per il prossimo futuro.

Forse non tutti i lettori di questa rubrica sanno chi è il nuovo direttore dell’Agenzia delle Entrate, in carica dallo scorso 12 settembre: trattasi di Antonino Maggiore, generale della Guardia di Finanza (sul sito della GdF si può leggere il suo percorso: ha conseguito tre lauree - in giurisprudenza, scienze politiche e scienze della sicurezza economico-finanziaria - e un master in diritto tributario, ha frequentato l’accademia della Guardia di Finanza e il corso superiore di polizia tributaria) vera e propria nomina politica, prima scelta dell’attuale Governo, dato che il suo predecessore (l’Avvocato Ernesto Maria Ruffini) è stato in carica solo dal giugno 2017 fino allo scorso settembre, ed è stato sostituito appunto nella logica dello “spoil system”.

Insomma, questo Governo che come prima manovra economica propone una “pace fiscale” particolarmente vantaggiosa per i “morosi” del fisco, ha avuto la buona idea di mettere a capo della Agenzia delle Entrate un uomo in divisa: un Generale della Guardia di Finanza, uno che di sicuro non si fa problemi a stanare con decisione gli evasori.

D’altronde uno degli ultimi atti di Antonino Maggiore alla Guardia di Finanza è stata la pubblicazione del manuale operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali: la Circolare 1/2018 di ben 1.250 pagine (!) che sul sito stesso della GdF è stato pubblicato in ben 4 volumi perchè un volume solo sarebbe stato troppo pesante.

Nei piani alti dell’Agenzia delle Entrate circola da qualche settimana una voce di corridoio: è in preparazione una norma che non farà più eseguire gli accertamenti (accessi, ispezioni, verifiche) ai funzionari della Agenzia delle Entrate, bensì direttamente ai militari della Guardia di Finanza, passando quindi da una attività di agenzia fiscale (in mano alla Agenzia delle Entrate) ad una molto più rigida e severa di polizia tributaria (in mano alla Guardia di Finanza).

La diversità di approccio è significativa: in quanto forza di polizia, l’attività della Guardia di Finanza ha funzioni più marcatamente investigative, con la chiara finalità di maggiori e più incisivi interventi diretti sul “campo”.

Non mancherà molto: a breve sapremo se i gossip di cui sopra si trasformeranno in una (meno rosea, rispetto all’attuale) realtà.

Per ora il suggerimento è quello di godere della “pace fiscale” in arrivo a metà mese, ma stare ben attenti dal 2019 a rispettare le scadenze fiscali perché i controlli potrebbero essere ben più severi che in passato.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.eu - www.iva74ter.it


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