L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

Il secondo incubo del 2019: le fatture emesse "non ricevute"

06/03/2019
12:12
 

In questo mio precedente articolo avevo trattato dell’ “incubo delle fatture (elettroniche) non ricevute". Purtroppo i problemi non si fermano qui: soprattutto nel settore delle agenzie viaggi si riscontra con frequenza il problema delle fatture di vendita “non ricevute”.

Trattandosi di fatture di vendita dell’agenzia viaggi vi chiederete: come può questa non “riceverle”?

In realtà nel nostro settore è molto frequente il caso di fatture emesse dagli operatori (tour operator, vettori, compagnie aeree, ecc.) per conto dell’agenzia viaggi: si tratta delle “autofatture” (74ter) o delle fatture di commissioni (in Iva ordinaria) che certificano le provvigioni riconosciute alle agenzie viaggi.

Moltissimi operatori turistici (da Trenitalia a Grandi Navi Veloci, dal sistema BSP per i voli di linea a Flixbus, dai cofanetti regalo come Smartbox ad ogni tour operator che emette l'autofattura 74ter) invece di attendere che l'agenzia viaggi emetta la fattura per le proprie commissioni (rischiando magari di non riceverla) sfruttano quanto previsto dall'art. 21 della legge Iva (Dpr 633/1972) ed emettono quindi la fattura loro stessi in nome e per conto dell'agenzia viaggi.

In questo modo l'operatore turistico o il vettore ha la certezza di avere la fattura (dato che la compila lui stesso) per le commissioni riconosciute all'agenzia viaggi, e provvede al recapito all'agenzia viaggi che si trova quindi la sua fattura di vendita già compilata (così fino al 31/12/2018).

Ora però, con la fatturazione elettronica, arriva una complicazione: non mi dilungo nelle motivazioni tecniche ma sostanzialmente le agenzie viaggi non sono in grado di ricevere in via automatica la fattura elettronica emessa per loro conto dal tour operator /operatore turistico /vettore, o meglio: non sono in grado di riceverla direttamente sul proprio software gestionale o sul codice destinatario prescelto.

Per poterla recuperare devono per forza accedere unicamente al portale dell'Agenzia delle Entrate e da lì scaricarla (oppure rinunciare alla preziosa opzione del "canale di ricezione preferenziale").

Cosa significa questo? Perdite di tempo, procedura lenta ed accesso ad un portale non particolarmente "user-friendly" come quello dell'Agenzia delle Entrate, impossibilità di sfruttare gli automatismi e le semplificazioni del proprio software (per il quale quasi sicuramente è stato versato un canone aggiuntivo): insomma, la tanto sbandierata "semplificazione" e "ottimizzazione" dei processi amministrativi portata dalla fatturazione elettronica viene clamorosamente a mancare.

Quale soluzione si può adottare per semplificare la vita alle agenzie viaggi?
La mia proposta (avanzata ufficialmente dal sottoscritto all'Agenzia delle Entrate) è che agli operatori che emettono le fatture per conto delle agenzie viaggi venga imposto l'obbligo di inviare direttamente all'indirizzo mail (o Pec) dell'agenzia viaggi una "copia di cortesia" in formato Xml delle fattura emessa per suo conto: questo obbligo esiste già in altri settori per la medesima problematica (ad esempio nel settore delle Cooperative) : l’estensione anche a favore delle agenzie viaggi porterebbe ad un ingente risparmio di tempo ritrovandosi le fatture direttamente sulla propria e-mail (ed evitando di dover accedere al portale dell'agenzia delle entrate).

Nel frattempo, cosa dovranno fare gli agenti di viaggio? Sarà necessario monitorare periodicamente il portale Fatture & Corrispettivi dell’agenzia delle entrate, per scaricare manualmente tali documenti che non è possibile ricevere in nessun altro modo.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.euwww.iva74ter.it


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