L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

Il bonus vacanze partirà con il piede giusto?

12/05/2020
12:17
 

Tra le misure che più ci interessano, che saranno contenute nel prossimo “Decreto Rilancio” (in realtà si sarebbe dovuto chiamare “Decreto Aprile”, ma ormai…) c’è sicuramente quella del “bonus vacanze” che ha il chiaro obiettivo di stimolare l’ingresso degli italiani nelle agenzie viaggi.
Il bonus, nelle intenzioni di chi l’ha ideato, funzionerebbe sulla falsariga delle detrazioni per ristrutturazioni edilizie: concedere una detrazione fiscale a favore di chi decide di effettuare tale investimento, in modo da invogliarlo a sostenerle anche se avrebbe altre priorità.

In realtà, dalle prime bozze che circolano, la norma presenta diverse criticità che necessitano di una chiara denuncia, nella speranza che nella versione definitiva queste problematiche siano corrette ed eliminate.

Innanzitutto il bonus consiste in un “tax credit” fruibile:
- solo dai soggetti con ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente, sostanzialmente l’indice della ricchezza di ogni famiglia) non superiore a 50mila euro,
- ed a fronte di spese sostenute nel secondo semestre 2020 non superiori a 500 euro (limitate a 300 euro per nuclei familiari composti solo da 2 persone, ed ulteriormente limitate a 150 euro per quelli composti da una sola persona)

Ecco: il mio contributo potrebbe terminare qui, perché ritengo che chiunque, del settore, possa già trarre le sue (negative) conclusioni.

In realtà, ci sono ulteriori limitazioni e complicazioni.

Infatti il credito di imposta si concretizzerebbe:
- per l’80% come “sconto sul corrispettivo” da parte dell’organizzatore (tour operator od agenzia viaggi organizzatrice) che applicherebbe lo sconto direttamente al cliente (quindi non incasserebbe alcunchè per ben l’80% della pratica!) trasformando questo 80% in credito di imposta compensabile da futuri pagamenti di imposte su modello F24;
- per il 20% come detrazione che il cliente potrà detrarsi in dichiarazione dei redditi.

Bene, credo che ora il quadro sia davvero completo:
- ci troviamo di fronte ad un incentivo davvero risibile: 500 euro per le famiglie più numerose, 300 euro per le coppie, 150 euro per i single,
- incentivo limitato a clienti per lo più con disponibilità economiche molto limitate (ISEE non superiore a 50mila euro) che inevitabilmente rende le pratiche più remunerative e consistenti ancora un miraggio, costringendo le agenzie viaggi a lavorare su pratiche di importi bassi e margini ancor più risicati,
- a fronte di ciò, si chiede alle agenzie viaggi ed ai tour operator un ulteriore sforzo: non incassare l’80% di tale sconto, abbassando ulteriormente la loro liquidità in un periodo già disastroso.

Esemplare, da questo punto di vista, il commento dell’ex viceministro dell’Economia Enrico Zanetti: “fare confusione tra una misura di sostegno della domanda a favore di un settore in difficoltà e una misura di sostegno sociale a favore di famiglie con mezzi economici limitati è una operazione che, con ogni evidenza, può forse dare una piccola mano a queste ultime, ma certamente non serve a nulla agli operatori economici di un settore che nei prossimi mesi rischia di essere in ginocchio come nessun altro”.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.euwww.travelfocus.it


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