L'isola fiscale

Giulio Benedetti, Dottore Commercialista

Il Fisco non va in vacanza

06/08/2020
16:10
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Anche (e soprattutto) quest’anno il fisco ed il suo calendario delle scadenze non vanno in vacanza. Non per solidarietà verso chi, causa coronavirus, si vede impossibilitato a recarsi verso mete inter-nazionali o ha già consumato le sue ferie durante il lockdown, ma semplicemente a causa dell’ormai tradizionale bulimia fiscale patita dalla nostra amministrazione finanziaria, che non è in grado di rega-lare un attimo di respiro ai contribuenti (ed ai loro consulenti) nemmeno nel mese di agosto.

Vi riepilogo brevemente le importanti scadenze che da qui a metà settembre dovremo affrontare:

- 13 agosto: attenzione alla data ultima di presentazione dell’Istanza di Contributo a Fondo Perduto: il contributo più importante e sostanzioso concesso dai vari Decreti Coronavirus, che nessuno può permettersi di lasciarsi sfuggire. Qui tutte le istruzioni su come gestire la pratica, in quest’altro mio articolo le istruzioni estremamente operative su quali pratiche considerare per il calcolo del contributo, e qui gli ultimi chiarimenti forniti dall’Agenzia delle Entrate;

- 20 agosto: scadenza di pagamento di Iva (del 2° trimestre o del mese di luglio, che a causa della crisi coronavirus – è il caso di dire “purtroppo” – non dovrebbe comportare versamenti significativi), contributi Inps (fissi, dovuti indipendentemente da cali di fatturato) ed eventuali ritenute d’acconto su dipendenti e collaboratori;

- 7 settembre: data ultima per inviare la richiesta di credito d’imposta per spese di sanificazione: quelle spese sostenute, cioè,  per misure di adeguamento degli ambienti di lavoro, di sanificazione e acquisto dei dispositivi di protezione: qui tutti i dettagli su come presentare la pratica;

- 16 settembre: vero e proprio “tax day”: in questa data, infatti, si concentrano i pagamenti di Iva e ritenute d’acconto su dipendenti e collaboratori del mese di agosto, ma soprattutto i versamenti “sospesi” nei mesi precedenti dai Decreti Covid: dovranno cioè essere pagati in un’unica soluzione (oppure in 4 rate mensili), senza possibilità di ulteriori proroghe (a meno che un prossimo Decreto non provveda diversamente) l’Iva, le ritenute ed i contributi Inps non versati il 16 aprile ed il 16 maggio (attenzione: lo slittamento è consentito solo se si verifica un calo di almeno il 33% del fatturato di marzo ed aprile 2020 rispetto al 2019). Sempre in questa data sono “slittati” l’Iva e le ritenute di febbraio, in scadenza al 16 marzo, inizialmente prorogate al 31 maggio ed ulteriormente prorogate al 16 settembre (ma solo a condizione che i ricavi siano inferiori a 2 milioni di euro).

A fronte di quanto sopra, lascia perplessi la proposta del Direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto, Maria Ruffini, che ha chiesto (ai fini della “semplificazione fiscale”) di abolire il pagamento annuale delle imposte (fissato a giugno) per introdurre un pagamento mensile. Che dire: evidentemente, per il fisco, le scadenze di pagamento sono come le ciliegie: una tira l’altra.

Per consolarci, prima di augurarvi un sereno mese di agosto, più rilassante rispetto ai difficili mesi appena vissuti, vi propongo questo mio articolo che presenta una tabella riepilogativa dei principali crediti d’imposta introdotti con i vari Decreti di ultima emanazione, in attesa dell’imminente “Decreto Agosto” che dovrebbe prevedere nuove opportunità.

Giulio Benedetti – Studio Benedetti Dottori Commercialisti – www.studiobenedetti.eu – www.travelfocus.it

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