Un prodotto di nicchia, e neppure di una nicchia particolarmente vip, che farebbe assai figo.
Sono anni che i dati di tutti gli osservatori sul turismo italiano non fanno che spiegare che la montagna d’estate non tira, che andrebbe ripensata e valorizzata, soprattutto ricomposta agli occhi dei turisti come un posto che ha cose da raccontare.
Torno su un tema a me caro, che i lettori di questo blog conoscono molto bene e del quale probabilmente non ne possono più. Anzi, i temi a me cari sono due: la montagna (non vip) e l’esperienza.
Parlando qualche giorno fa con Paola Tournour Viron, che scrive un bel blog di marketing su TTG, notavamo che, secondo i più recenti studi, la vacanza non è più la ricerca di relax e divertimento; la motivazione che governa la scelta della destinazione è sempre più l’esperienza. Un tema, fra l’altro, che inizia a dare qualche grattacapo anche al prodotto mare, ma di questo parleremo un’altra volta.
Detto questo, lo sapete tutti ormai, io sono montanara se non proprio di nascita (ma avevo 1 mese di vita quando son salita per la prima volta sopra i 1000 metri) almeno per lunga frequentazione. E già qualche tempo fa, avevo osservato in un blog che potrebbe essere l’esperienza a spingere di nuovo verso numeri congruenti il turismo montano.
E quindi son stata davvero lieti di scoprire che i maestri italiani della montagna, le Dolomiti, hanno pensato la stessa cosa. Per l’estate 2015 hanno pensato (e realizzato, non solo pensato. Perché loro poi lo fanno) un progetto basato proprio sull’esperienza.
Si chiama Dolomiti Supersummer, mette a sistema 12 valli (non sto scherzando. 12 valli tutte insieme: un record nel Paese dei campanili) per ognuna delle quali ha studiato un percorso particolare che permette di realizzare un’esperienza di montagna.
Sia essa una rocambolesca discesa in mountain bike sui sentieri, il barefoot nei prati, un tour per bambini e famiglie nei luoghi delle streghe, le zipline nei parchi tematici, un pranzo ‘stellato’ in un rifugio, una notte alla scoperta della natura, la caratteristica che li unisce è l’esperienza, e il racconto.
Le Dolomiti si offrono con guide, alpinisti, raccoglitori di storie e leggende, educatori museali e guardiani notturni che a luglio e agosto portano i turisti dentro la vita delle montagna, a scoprire e provare una vacanza, un pezzo del proprio tempo diverso da quello di tutti i giorni.
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