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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

Il cielo sopra l'Appennino

05/09/2012
12:22
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Uno di questi fine settimana lo faccio: vado a Castelmezzano e poi volo fino a Pietrapertosa. Sono 10,6 chilometri su strada, 14 minuti circa, dice Google Maps, ma volando bastano 80 secondi. Dicono, però, che quel minuto e mezzo te lo ricordi tutto, attimo per attimo.

Cancellate, prego, i punti interrogativi che avete sulla faccia. Allacciate le cinture: si parte alla scoperta di una di quelle idee brillanti che abitano nell'Italia piccola, nell'Italia cosiddetta minore, e che raccontano della creatività nascosta e straordinaria di chi fa turismo nel nostro Paese.

Si chiama il Volo dell'Angelo questa storia a lieto fine. Succede in Basilicata, in questi 2 paesi, Castelmezzano e Pietrapertosa, appunto, a 40 chilometri da Potenza, e nasce grazie ad un'intuizione dell'ex sindaco Nicola Valluzzi e di alcuni giovani della zona nel 2007.

C'è un cavo d'acciaio, una carrucola e un'imbragatura: e c'è il silenzio e la corsa, velocissima, sospesi a 1.000 metri dal suolo per un chilometro e mezzo di tuffo nel vuoto. 80 secondi di pura adrenalina, dice chi c'è stato. E sono tanti. Nel 2011 a volare sono stati 11mila, da tutto il mondo.

Quest'anno si prevedono le stesse presenze, forse addirittura qualcosa in più. Undicimila persone che arrivano, mangiano, dormono, scoprono un territorio spettacolare, quello delle Dolomiti lucane, rimasto segreto e nascosto.

Si vola da aprile a settembre, nei weekend, e in alta stagione anche tutti i giorni. E già si pensa a ponti tibetani, strade ferrate, nuove emozioni. All'ombra dell'angelo, insomma, è germogliata l'economia.

Twitter @cperoglio

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