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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

Regalami un filo rosa

07/03/2013
14:00
Leggi anche: Linate, Bologna, India

Donne, amiche, madri, sorelle.
È giunto il momento, per me, di fare outing.

Perdonami, madre, che sei andata a fare lavori da uomo per dimostrare che le donne possono fare tutto, che sono uguali all'altra parte del cielo.
Io non sono come te.

Io… ricamo.

Oh, l'ho detto. Ora sto meglio.
Mi ha insegnato mia nonna a ricamare, a godere del gusto di compiere un gesto quasi rituale, incrociare fili, con pazienza. E veder nascere sotto i tuoi occhi qualcosa di nuovo, qualcosa che non c'era. Deve aver a che fare con l'atto creativo primario, questa cosa, con la madre che ogni donna è, in potenza.

E ogni volta che ricamo, penso alla nonna. È un filo che lega le generazioni, un filo che lega le donne.

Fin da Arianna, che con il suo filo ha tirato fuori Teseo dalla trappola del Minotauro, ha tradito padre e fratello e ha seguito il filo del suo destino. Che si è spezzato a Nasso. Ci sono stata, a mettere un fiore, sull'isola della madre del primo filo.

E quanto sono stata felice che, solo qualche anno fa, le donne di 'Se non ora quando' qui a Torino abbiano scelto come forma di manifestazione l'intreccio di fili di lana, in piazza San Carlo. Io, con la mia bambina in spalle, a giocare con i gomitoli. Quel filo, che lega le donne, io lo conosco.

E il filo ritorna. Spesso rosa. Perché ne dobbiamo essere orgogliose: è il colore della creazione, il rosa.
In India, Sampat Pal Devi, ha fatto suo il filo rosa: con un gruppo di donne, ormai tante, tantissime, vestite di sari rosa, difendono le donne e non solo, da violenze, abusi, crudeltà.

Per l'8 marzo, a Pianoro in provincia di Bologna, le donne rivestiranno con fili di lana le targhe commemorative dedicate a personaggi femminili della zona. È solo una delle 200 e più manifestazioni che l'Emilia Romagna organizza per la Festa della Donna. Ma mi ha incuriosita, attratta. Torna di nuovo il filo.

E un filo ci sarà anche all'aeroporto di Linate. Fino all'8 marzo, nell'area fra i gate 19 e 20 le volontarie dell'associazione Gomitolo Rosa, che è attiva nella lotta contro il tumore al seno, offrono gomitoli di lana rosa e permettono a chi sta per volare di imparare a lavorare a maglia, grazie alle lezioni di Caterina Donato (in arte Horujo) su come si usano i ferri circolari.

Donne, amiche, madri, sorelle. Teniamo stretto questo filo, ovunque noi siamo a festeggiare l'8 marzo.

E riprendiamoci il rosa, il colore nostro. Che racconta come sia importante, oggi, non cercare l'uguaglianza con gli uomini, ma difendere con forza la nostra specificità.

Perché è con quella che facciamo il mondo migliore.

twitter@cperoglio

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