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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

Certe notti

16/05/2013
11:31
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Se non si dorme, non sempre si ha voglia di far cagnara.
E non sempre si ha voglia di incontrarsi da Mario.
Certe notti, ad esempio, è bello vedersi al museo.

È arrivata anche quest'anno, fra mille e mille difficoltà di tagli di budget, proteste e affanni, la Notte dei Musei. Inizia alle 20 di sabato 18 maggio e saranno coinvolti tantissimi luoghi della cultura in tutta Italia, con una serie infinita di eventi, concerti, spettacoli, letture. La serata al museo finisce a mezzanotte, ma ci sono alcune realtà tiratardi, come Roma o Firenze, che prevedono aperture fino all'1 o alle 2 del mattino del 19 maggio.

La mia prima Notte dei Musei me la ricordo. Sono andata (lo so, è scontato) all'Egizio di Torino. Emozionante, quasi incredibile uscire la sera per andare a passeggiare fra le statue, le mummie e i papiri.

Nel tempo l'appuntamento è cresciuto, è diventato un'alternativa credibile ad un sabato sera. Nei musei italiani, quella notte lì, fanno di tutto.

Il programma è ricchissimo; ci si perde.

Ma un salto a Villa Adriana a Tivoli, a seguire di notte i passi di Marguerite Yourcenar con l’ascolto emozionale del racconto della vita dell’imperatore espresso dalla ‘voce’ delle rovine, ha il sapore della meraviglia.

Ha, invece, il colore dell'allegria la notte del Museo Diocesano di Jesi, nelle Marche. In un gioco a squadre i visitatori dovranno 'ascoltare' degli oggetti insoliti usciti dai depositi per scoprire il loro uso e la loro storia.

Così diventa vero quello che cantava Ligabue:

"Certe notti somigliano a un vizio che non voglio smettere, smettere mai".

twitter @cperoglio

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