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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

La storia che lascia Palermo

09/01/2014
09:35
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A me Francesco Crispi sta antipatico.
Un outing che, me ne rendo conto, rientra nell'ampia categoria dei 'chi se ne frega'.

A me Francesco Crispi sta antipatico perché per colpa sua ho dovuto ridare l'esame di storia contemporanea all'Università, scoprendo, a mie spese, che prima di fare il presidente del Consiglio era stato un avvocato. Per questo dettaglio, la Peroglio si dovette ristudiare tutto l'esame di storia.

A me Francesco Crispi sta antipatico. Eppure mi è venuta una gran tristezza nel leggere che quello che è stato, per lungo tempo, il suo sancta sanctorum politico si sta avviando alla chiusura.

Non sono tutte belle le storie del turismo in Italia.
E quella che racconto oggi è una storia non bella.

A Palermo, il Grand Hotel Et Des Palmes chiuderà. La società Acqua Marcia che gestisce l'albergo, ha comunicato che l'hotel "per tenere alti gli standard necessita di lavori di ristrutturazione, impossibili per mancanza di risorse". Così, si chiude.

Il presidente degli albergatori palermitani, Nicola Farruggio, ha scritto "quando chiude un albergo ritengo muoia una parte di città". Nel caso del Grand Hotel Et Des Palmes muore un pezzo di storia d'Italia.

Francesco Crispi, proprio lui, nelle sale dell'hotel impartiva lezioni di politica a chiunque volesse ascoltare e imparare e, guarda caso, il salone del caminetto nell'albergo ha lo stesso soffitto intarsiato che si può vedere a Montecitorio. L'architetto Ernesto Basile progettò entrambi: quello del Les Palmes e quello della Camera dei Deputati.
Ma non è solo la politica ad essere passata da quelle sale. Wagner ci ha composto l'ultima parte del Parsifal, Renoir lo dipinse in una delle sue tele, e Guy de Maupassant lo inserì nel suo 'La vita errante'. E ci passò il generale Patton nel 1943 e Lucky Luciano nel 1946.

Era storia viva, il Grand Hotel Et Des Palmes. Peccato perderla così.

Ps: per orgoglio personale, preciso che l'esame di storia contemporanea lo passai al terzo appello, con 30. E il mio ringraziamento va a Nicola Tranfaglia, professore dell'Università di Torino, che mi ha fatto studiare la storia così tanto da farmela amare. Persino Crispi…

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