ottomilanovantadue

Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

Mondo piccolo: i merli bianchi dell'Adda

30/01/2014
11:12
 

Quando i merli erano bianchi, gennaio durava soltanto 29 giorni.
Quando i merli erano bianchi, febbraio durava 30 giorni e non faceva così freddo.
Quando i merli erano bianchi io non c'ero, e nessuno 'Cantava la Merla'.

Oggi, invece, qualcuno lo fa e io voglio andare a vedere.

Oggi ha iniziato a nevicare e fa un freddo da grande Nord. Nulla di speciale, sono i giorni della Merla, è normale. Fra tutte le storie che raccontano perché la merla ha dato il nome agli ultimi 3 giorni di gennaio, quella che mi piace di più la raccontano nella bassa padana.

Si dice che una merla, stanca di soffrire il freddo per colpa di Gennaio, un anno raccolse cibo a sufficienza per chiudersi nel suo nido per un mese intero. L'ultimo giorno di gennaio, uscì a sbeffeggiare il mese. "Te l'ho fatta!" gli disse.

Ma Gennaio, antipatico, andò da Febbraio e gli chiese in prestito altri giorni. E ci si mise di impegno: neve, freddo, vento e bufera. La povera merla, che allora aveva le piume bianche, si nascose a rotta di collo dentro un camino. Quando ne uscì, ad inizio febbraio, era viva, ma aveva tutte le piume nere.

A Crotta D'Adda, in provincia di Cremona, questa storia la vivono. Da stasera e fino al 31 un gruppo di cittadini scende fino all'Adda e inizia a cantare stornelli alla volta di quelli di Meleti, in provincia di Lodi, che stanno dall'altra parte dell'Adda. Che rispondono colpo su colpo, fra prese in giro e allegria.

Poi tutti al falò, a scaldarsi mangiando prodotti tipici. Dicono che non sia tanto leggero il menù, si parla di assaggi di cotechino. Ma insomma, il freddo è freddo, e va combattuto.

In onore della Merla.


TI INTERESSA QUESTA NOTIZIA? ISCRIVITI A TTG REPORT, LA NEWSLETTER QUOTIDIANA

Commenti di Facebook


I blog di TTG Italia non rappresentano una testata giornalistica poiché sono aggiornati senza alcuna periodicità. Non possono pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 07.03.2001. Le opinioni ivi espresse sono sotto la responsabilità dei rispettivi autori