Qualche anno fa, svuotando una vecchia soffitta, mio padre si imbattè in un faldone di vecchi documenti di famiglia. Carte e carte di notai e di affari legali.

Guardandoli con lui una sera fra altre, notammo una divertente situazione: il 'regio notaio' signor Rossi improvvisamente diventava il 'notaio del popolo'. In corrispondenza del mutamento, i mesi non erano più gennaio, febbraio e così via, ma prendevano quei bei nomi del 700 francese: Brumaio, Messidoro...

Alla mia espressione a punto interrogativo, mio padre rispose: “È Napoleone".
Già. Ecco.

Napoleone, studiato sui libri di storia, da allora in poi per me assunse un'aura come di famiglia, uno che aveva cambiato il biglietto da visita al notaio dei miei trisavoli e il nome ai mesi.

Oggi mi arriva una mail.
Oggetto: 'Napoleone apre la stagione all'Elba'.

Essendo che l'imperatore è uno di famiglia, la prima immagine che mi si è presentata alla mente è stata quella del piccolo Corso in havaianas, bermuda e camicia fiorata.
Poi mi sono accorta che sbagliavo.

Napoleone all'Elba è una cosa seria. Ancora di più in questo 2014, in cui si festeggiano i 200 anni dallo sbarco dell'Imperatore sull'isola. Come tutti gli anni, il 4 maggio l'evento è stato celebrato con una rievocazione storica realizzata da 300 figuranti dell’associazione Petite Armée provenienti da Francia, Inghilterra, Russia, Austria, Belgio.

Ve la siete persa? Nulla di male, perché quest'anno la festa per Napoleone non finisce qui. Il Comitato promotore del Bicentenario ha fatto le cose in grande, con un calendario di eventi e di mostre che accompagneranno i turisti e gli elbani per tutta la stagione, fino all'inverno.

Un'idea, quella dell'Elba, intrigante. Napoleone ha cambiato la faccia dell'isola già una volta: chissà che dopo 200 anni non riesca a ridare una spinta anche all'economia turistica.

Per gli appassionati e non, tutte le informazioni le trovate qui