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Cristina Peroglio, giornalista di TTG Italia

I 5 (buoni) motivi per vendere il Mare Italia

07/07/2014
14:09
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Torino, luglio 2014. Piove e fa freddo.
Posso sognare di essere in spiaggia?

È da stamattina, in realtà, che mi immagino su una sdraio al sole e al caldo. E tutto questo immaginare si intrecciava con una domanda: ma su che spiaggia sono?
Così, d'istinto, mi è venuto da pensare di essere su una spiaggia italiana.
E, qui sta la sorpresa, ci stavo proprio bene.

Perché qualche motivo per scegliere il tanto vituperato Mare Italia, alla fin fine, c'è.
Uno, tutto nuovo, l'ho scoperto da poco.

Leggete i miei 5 motivi per vendere il mare Italia e lo scoprirete. E, se volete, aggiungete qualche altro buon motivo. Magari, lavorandoci tutti insieme, questo prodotto ce la fa a tornare in forze.

Motivo 1 – Il Mare Italia è italiano
Cosa che sembra una assoluta sciocchezza, ma non è proprio così. La mia bambina, che è una gran chiacchierona, vive come un forte limite essere circondata da persone che non parlano la sua lingua. Epico fu un incontro con una famiglia su una spiaggia (estera) qualche anno fa. Sentito parlottare un bambino in italiano, rimase perplessa e rattristata nel sentire i genitori esprimersi in inglese. Da lì la deduzione: "Sai, secondo me finché si è piccoli tutti parlano italiano…"

Motivo 2 – Iperconnessi e felici
Ognuno ha il suo stile di vacanza e i suoi desideri. Ma è certo che l'impegno veramente notevole che una serie di lidi in tutto il Paese sta mettendo in campo per dotare centinaia di chilometri di spiagge di copertura wifi (quasi ovunque free) ha dello straordinario. Ci saranno più spiagge che città connesse quest'estate. Così postare il proprio bikini bridge su Facebook sarà senza problemi.

Motivo 3 – Offerta multitarget
Non scomodo nessun santone del marketing. Mi basta rimandarvi al Quadrato semiotico delle vacanze che è un gioco divertente, fra frikkettoni e radical chic, ma che ben inquadra la vasta popolazione dei viaggiatori del Paese. Fate la conta di tutte le destinazioni del BelPaese che sono contenute lì dentro: non sono poche e rispondono perfettamente a (quasi) tutti i bisogni.

Motivo 4 – Non siamo così cattivi
Non passa giorno, da almeno 20 anni a questa parte, che qualcuno non mi dica quanto gli italiani vogliano fare i furbi, quanto cerchino di 'fregare' il turista, di spolpare il pollo fino all'osso.
Tanto è vero che mi stupisco sempre quando trovo, invece, italiani accoglienti e onesti, soprattutto d'estate nelle località turistiche del Paese. Ma se li trovo io, li troveranno anche altri. Insomma, per dirla tutta, mi sembra che esageriamo un po' nel sottolineare il malcostume spennaturisti della Penisola: la maggioranza delle persone che lavorano nel turismo è gente onesta, che ce la mette tutta per essere ospitale e friendly. Di più: la maggioranza delle persone che lavorano nel turismo ama questo Paese, e fosse anche solo per assicurarsi il lavoro l'anno successivo, lo tutela e lo difende, molto più di quanto ho visto fare all'estero.

Motivo 5 – Un'estate per i lettori
Quest'ultimo motivo lo dedico a me e a chi, come me, adora leggere. Quest'anno, su moltissime spiagge italiane, dall'Emilia Romagna alla Campania, dalla Toscana alla Sicilia, nasceranno le 'Librerie da spiaggia'. In realtà, si tratta di libere biblioteche da bookcrossing, per rispettare appieno lo spirito degli organizzatori: negli stabilimenti balneari verranno ricavati spazi dove si può prendere un libro, leggerlo in spiaggia e riporlo a fine giornata o una volta terminato. Ovviamente, tutti sono chiamati a implementare il patrimonio delle librerie con i libri 'dormienti' delle proprie case. Il merito di questa iniziativa va a Legambiente Campania, che se l'è inventata nel 2012 e che l'ha attivata in fase sperimentale sulle coste campane negli scorsi due anni. Quest'anno saranno attivate 100 librerie, già mappate anche sull'app Cityteller oltre che sul sito di Legambiente.

Dove, se non in Italia?

twitter@cperoglio

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