Bisogna tornarci sopra per un aggiornamento. Anche perché proprio ieri tra le notizie di Yahoo Travel è stato inserito tra i principali progetti flop legati al mondo del turismo, le classiche cattedrali del deserto che si divorano montagne di denaro senza poi averne un minimo ritorno.

Teatro della situazione la perfettissima Germania e l’impressionante città ascendente di Berlino, dove del previsto aeroporto unico in sostituzione di Tegel e Schönefeld non si ha alcuna traccia ormai da oltre tre anni, quando era stata fissata la data di inaugurazione. Apertura mai avvenuta per le note vicende di progetti sbagliati con la conseguente trasformazione in un caso internazionale, e con il conseguente imbarazzo tutto tedesco.

Le ultime sull’imputato danno al momento una doppia prospettiva: i più ottimistici lo vogliono aperto nel 2016, gli scettici nel 2018. Questi ultimi supportati dal fatto che la gara fissata per realizzare una parte delle modifiche necessarie a tappare le falle è andata deserta. Come se nessuno volesse rischiare di entrare in una situazione poco chiara. Ma c’è di più.

Se per tornare in pista bisogna investire ancora 1,1 miliardi di euro (oltre ai 4,7 già spesi), uno studio appena realizzato ipotizza che nel momento dell’apertura lo scalo sarebbe già sovraffollato: studiato per 26 milioni di pax, arriverebbe in brevissimo tempo ad almeno 31 milioni. Ed ecco che si correrebbe ai ripari dirottando una parte del traffico su Schönefeld, che quindi avrebbe bisogno di un restyling.

In attesa di ulteriori sviluppi, un imbarazzato sindaco della città ha annunciato sabato scorso che a fine anno lascerà la carica, due anni prima del previsto e dopo avere condotto Berlino al centro del mondo, anche a livello turistico. Ma non tutto è andato come avrebbe voluto. La città non è riuscita a spiccare completamente il volo…