Ieri era l'11 Settembre e vorrei parlare di New York. Senza parlare dell'11 Settembre, s'intenda. Ma solo per mettere al centro New York.
Per parlare di New York oggi in un blog dedicato agli aeroporti, devo farlo raccontando qualcosa sul Jfk, o sul La Guardia. Oppure su Newark. Ma quest'ultimo, forse non tutti lo sanno, è in New Jersey, per cui lo scarto.
Allora scelgo il Jfk, perché proprio ieri è stato annunciato un bel progetto. All'inizio degli anni Sessanta nello scalo venne inaugurata un'opera dell'architetto Saarinen, il Twa Flight Center, il cui profilo affascinante e curioso campeggia ancora oggi.
Una costruzione che attrae l'occhio in maniera forte, ma che negli ultimi anni era passata in secondo piano rispetto alla necessità di ampliare i Terminal e la capacità complessiva di uno degli aeroporti più intasati del mondo. Del resto, è stato forse il pensiero, la storica Twa non esiste più, quindi perché dargli troppo peso.
Eppure certi marchi restano nella mente. Proprio un paio di anni fa una fiction aveva riportato sullo schermo i fasti di un'altra grande decaduta, la Pan Am, con una nuova diffusione del brand anche a livello di gadget.
Ed ecco la bella notizia. Il Twa Flight Center rinascerà. E diventerà un mega complesso composta da hotel di lusso, spa, negozi di alta gamma, fitness center e un grande centro meeting capace di accogliere eventi praticamente dentro all'aeroporto. E ci sarà anche un museo dedicato all'aviazione.
Nel frattempo, chi arrivasse nella Grande Mela ad ottobre sappia che il 13 il Twa Flight Center sarà completamente aperto al pubblico per un giorno. Probabilmente l'ultimo prima di rinascere. Un verbo che New York conosce bene.
