Sono stati 150. Ma forse sono stati anche di più. Attenzione, non tutti insieme. Ci sono voluti vent’anni, ma ce l’hanno fatta. E magari continueranno negli anni a venire, sfidando il progresso e la tecnologia, per dire che in barba a tutte le invenzioni il fattore umano conta. E conta molto.

Già, gli esseri umani sono in gradi di fare la differenza. Del resto scorrendo le piccole storie che si sono susseguite in questo blog, gli uomini (e le donne, per carità) sono stati capaci di diventare protagonisti, centro dell’attenzione, creatori di idee, portatori di quel qualcosa in più che tutte le innovazioni di questo mondo non saprebbero dare.

Del resto noi siamo un po’ fatti così. Ricordate lo studio su cosa i passeggeri avrebbero voluto in aeroporto? Con tutti i device che abbiamo e i film che possiamo scaricare era spuntato il cinema. Il cinema! Dove trovi il film che c’è e non puoi scegliere. Ma va bene così.

Dicevo, sono stati 150 e hanno sfidato ogni innovazione tecnologica. E sono stati solo negli Stati Uniti, e probabilmente continueranno ad essercene di aerei che atterranno nell’aeroporto sbagliato. Circa 150 (almeno) piloti hanno sbagliato la pista di atterraggio. Lo ha detto la Federal Aviation Administration, non un gossip.

Alla prossima partenza salutate e dite, come sempre, “Ti chiamo al mio arrivo”. Mi raccomando, non specificate dove. Non si sa mai.