Il conto alla rovescia, ormai, lascia poco più di tre settimane di tempo. Senza nessun appello possibile. Allo scadere del 30 giugno, agenzie di viaggi e tour operator dovranno dotarsi, a norma di legge, di uno strumento per tutelare i viaggiatori in caso di fallimento dell’organizzatore.
Ma chi dovrà fornire questa assicurazione? In altre parole, quali saranno i soggetti che dovranno costituire i fondi di garanzia (questa volta privati) per tutelare i viaggiatori?
In campo sono scese le associazioni di categoria. E, domani, Astoi presenterà la propria soluzione a tutela dei propri soci. “Uno strumento totalmente privato”, lo aveva definito il presidente Luca Battifora. All’evento di presentazione prenderanno parte anche esponenti della distribuzione (tra cui Franco Gattinoni e Gian Paolo Vairo), segno di come il tema non sia rilevante solo per il tour operating ma per tutto il settore.
Infatto, a muoversi sono state anche le associazioni di categoria del fronte distributivo: da Assoviaggi fino a Fiavet, entrambi orientati sulla linea del fondo di tutela privato.
Insomma, con la vicenda del Fondo di garanzia le associazioni di categoria (che, bisogna ammetterlo, hanno visto tempi migliori) potrebbero riconquistare il loro ruolo all’interno della filiera. Infatti, se all’inizio il mondo delle assicurazioni era stato il primo ad essere chiamato in causa, ora la palla sembra passata all’associazionismo.
