Firmata l’ordinanza:
al via i corridoi turistici

28/09/2021
21:23
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È fatta. Se non in modo generalizzato, ma almeno su alcune mete long haul di riferimento per il mercato italiano sono caduti i divieti di viaggi per turismo. Il provvedimento tanto atteso, come riportato dal Corriere della Sera, è stato firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza, che ha ratificato con un’ordinanza l’apertura in via sperimentale e con precisi protocolli di sicurezza dei ‘corridoi turistici Covid free’ verso mete extra Ue.
In particolare, verso Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana e Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto. Il turismo verso queste località sarà però strettamente controllato: potranno accedere solo viaggiatori muniti di ‘certificati verdi Covid 19’ o equivalenti.

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Misure rigorose
Alla partenza dall’Italia, i turisti dovranno poi presentare all’imbarco un tampone molecolare antigenico negativo eseguito nelle 48 ore precedenti. Al rientro non è prevista la quarantena, ma anche per salire sul volo di ritorno è obbligatorio un tampone negativo. L’ordinanza appena firmata  specifica che i corridoi riguardano “tutti gli itinerari in partenza e arrivo sul territorio nazionale finalizzati a consentire la realizzazione di viaggi turistici controllati, compresa la permanenza presso strutture ricettive selezionate".
I corridoi sono determinati in base a specifiche misure si sicurezza sanitaria al fine di “garantire che i servizi fruiti siano resi nel rispetto delle norme” anticovid.  Se all'estero si resta una settimana o più, aggiunge La Repubblica, bisognerà fare un altro test a metà soggiorno. E le regole valgono sia per i voli diretti verso le mete di vacanza che per quelli che fanno scali intermedi. Durante la permanenza in hotel o resort, i tour operator sono invece tenuti ad assicurare il rispetto delle indicazioni per la "prevenzione e la protezione dal rischio contagio da coronavirus".

Le regole
Rigorose le regole da rispettare in viaggio, con la possibilità di effettuare il check-in online, l'uso obbligatorio della mascherina per tutta la durata del volo da cambiare ogni 4 ore, la sanificazione delle mani e delle poltroncine e l'aerazione Hepa. Una volta a destinazione, obbligo di vaccinazione per il personale di accoglienza, misurazione della temperatura almeno una volta al giorno, ristoranti con orari differenziati del pranzo e della cena per evitare l'assembramento dei clienti, buffet solo con servizio dei camerieri, disponibilità di un medico h24. Obbligatoria anche un'assicurazione sanitaria Covid per il rimpatrio protetto e l'assistenza in loco.

Il monitoraggio
A monitorare l'andamento dell'iniziativa sperimentale sarà un tavolo tecnico presso il ministero della Salute a cui parteciperanno anche i ministeri del Turismo e degli Affari esteri, rappresentanti della cooperazione internazionale, operatori turistici e aeroportuali.

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