L’appello di Peci, Quality:
“È tempo di cambiare passo”

di Isabella Cattoni
14/01/2022
14:33
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Il mondo del turismo lancia l’ennesimo grido di allarme sulla gestione di una situazione che si fa sempre più complessa. È Marco Peci (nella foto), direttore commerciale di Quality Group, a sottolineare sul suo profilo Facebook come “Il nostro Istituto Superiore della Sanità vuole tenerci nel terrore il più a lungo possibile, non facendoci recepire le linee guida della Comunità europea. Cina e Italia sono i Paesi più terrorizzati al mondo per il Covid e di conseguenza quelli che vivono le più grandi restrizioni. Forse i cinesi se lo possono permettere, ma i danni che questo terrore sta facendo qui, l’Iss li sta considerando?”.

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In un successivo post, il manager fa riferimento all’intervista rilasciata dal ministro Massimo Garavaglia a Repubblica per ricordare che “Comincia ad essere chiaro che non bisogna far uscire dalle proprie competenze le persone”. È stato infatti lo stesso ministro nel corso dell’intervista a sottolineare che il Cts deve “ascoltare le Regioni, che stanno in prima linea, sono le antenne del territorio”, affinchè si proceda “verso una riduzione della burocrazia inutile. Ovunque c’è un clima molto  più sereno rispetto a noi – ha proseguito il ministro -. Spero che il Cts prenda atto di questo cambiamento, della consapevolezza che questa situazione sta diventando endemica, e che con il Covid bisogna imparare a conviverci”.

È proprio questo il nodo affrontato da Peci: “Dobbiamo riconoscere che è il momento di cambiare passo. In Italia si respira un clima di terrore che ci isola rispetto al resto d’Europa.Il nostro è un approccio anomalo; sembra quasi che l’Italia sia molto più brava a gestire l’emergenza che non la normalità”.
Il rischio è grande: “Vogliamo rimanere bloccati per un altro anno mentre il mondo si muove?” si domanda polemicamente il manager, per il quale il cambio di passo implica che “La situazione venga presa in mano da chi ha una visione globale dell’emergenza. Occorre che i tecnici facciano un passo indietro e i politici un passo in avanti”.

Pur continuando a rispettare tutte le regole, Peci sottolinea come il 2022 possa aprire una nuova via: “I vaccini stanno funzionando a dovere; il mondo sta riaprendo le frontiere; il ministero del Turismo sta cominciando a ingranare bene e i contenuti sul tavolo ormai da tempo stanno arrivando a una soluzione che terrà nel giusto conto l’intero comparto turistico”. Secondo Peci, nei prossimi 2-3 mesi arriveranno le risposte  attese forse troppo a lungo, ma che sicuramente potrebbero dare una nuova prospettiva a chi non ha smesso di credere e di lavorare in un settore-chiave per l’economia italiana.
“Adesso più che mai sta a tutti noi il coraggio di tornare a una nuova normalità” chiude il manager.

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