Mangia, Aeroviaggi:
ecco la strategia
di evoluzione sana
per l’azienda

di Cristina Peroglio
27/01/2022
08:02
 

Il 2022 inizia con un “grande entusiasmo in azienda”. Marcello Mangia (nella foto), presidente di Aeroviaggi, racconta così il nuovo anno, partito sulla scia della chiusura dell'accordo con Hotel Investment Partners - società proprietaria di resort in Sud Europa controllata da Blackstone - per la nascita di una newco in joint venture che comprende sei dei 13 resort della collection Mangia's, newco nella quale Aeroviaggi mantiene la gestione di tutte le strutture alberghiere e il ruolo di azionista di riferimento.  

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"Non si tratta di una 'svendita' del patrimonio alberghiero italiano ad aziende internazionali, anche se è vero che la crisi causata dal Covid porterà, probabilmente nell'ultimo quarto dell'anno, a vedere operazioni di questo tipo - spiega Mangia -. La nostra è stata una valutazione attenta che ci porterà a un'evoluzione sana, con minore indebitamento e la possibilità di gestire direttamente non solo le strutture, ma anche i lavori di ristrutturazione e la proposta di eventuali nuove acquisizioni".  

Oggi, Mangia inizia a traghettare l'azienda verso un ruolo nuovo, quello della management company. "Sarà un processo graduale – dice -, ma l'operazione con Blackstone ci dà la possibilità di concentrarci su nuovi obiettivi".

L'entusiasmo è giustificato, visto che ad oggi l'operatore è già al 75 per cento delle prenotazioni registrate in tutto il 2021, con 37 milioni di confermato. Dal punto di vista del traffico incoming, inoltre, la speranza è riuscire a recuperare l'80 per cento rispetto ai numeri del 2019.

I piani guardano al futuro
Lo spiegamento di una strategia completa arriverà nel 2023. "L'obiettivo è migliorare la qualità delle nostre strutture per rivolgerci a un target di clientela up level - dice il presidente -. Oggi abbiamo in ristrutturazione il Costanza a Selinunte, ma per la fine di quest'anno e l'inizio del 2023 inizieremo i lavori di restyling di tutte le strutture che fanno parte del deal con Blackstone".

Secondo Mangia, infatti, la strada giusta per tutto il prodotto italiano è quella di innalzare la qualità e puntare su target più alti. "Tutto il made in Italy che ha successo nel mondo si basa sulla qualità". Il problema, quest'anno, potrebbe essere quello della redditività, messa sotto pressione dall'incremento dei costi dell'energia e delle materie prime.


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